Totò Cuffaro non aveva partecipato al Patto dei Paccheri perché l’Udc non l’aveva voluto. Ma quel Grande Centro è già fallito prima di attecchire. Il risultato delle ultime Amministrative, invece, assegna all’ex governatore siciliano la facoltà di riprovarci. Magari con interpreti diversi, come lui stesso ha confidato a Repubblica: “Ho parlato con Saverio Romano, Davide Faraone e Fabrizio Ferrandelli. Rifaremo il centro e diremo la nostra sulle Comunali a Palermo e sulle Regionali”. I soggetti interessati sono, pertanto, Dc, Cantiere Popolare, Italia Viva e +Europa. Nessuna apertura di credito, invece, da parte di Carlo Calenda e della sua azione. L’ex candidato sindaco di Roma, rilanciando l’idea di Cuffaro, l’ha già bollata negativamente: “Spero sia uno scherzo”.
Il progetto di Cuffaro, invece, non fa proseliti fra gli Autonomisti. Sono ancora troppe le spigolature che lo tengono lontano da Raffaele Lombardo, che invece ha utilizzato l’ultima tornata elettorale per rinsaldare i rapporti con Salvini. Roberto Di Mauro, che fa le veci dell’uomo forte di Grammichele, ha spazzato via ogni ipotesi: “Cuffaro? Ha una lista civica – è la risposta tranchant a Meridionews – non esiste più la Democrazia Cristiana. In provincia di Agrigento, che è il suo territorio, ha presentato la lista soltanto a Favara. A Canicattì e Porto Empedocle non c’erano, a Favara c’è un suo candidato che però si dichiara appartenere a un’altra area”. Sui risultati di Caltagirone e Giarre, invece, Di Mauro non crede fino in fondo: “Bisognerebbe vedere chi ha davvero lavorato alle liste in queste due città”.
Cuffaro, all’Adnkronos, conferma la bontà del suo percorso: “La Dc è tornata. Ma non è la vecchia Democrazia cristiana di una volta, la vecchia struttura è andata altrove, a Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Questa è formata solo da giovani pieni di ideali. Che hanno ottenuto grandi risultati in molti comuni al voto. A Favara siamo il primo partito, e dopo il ballottaggio dovremmo avere tre consiglieri comunali. A Caltagirone abbiamo ottenuto due consiglieri comunali. Uno a Giarre e tre a Terrasini. Insomma, è stato un grande successo”. “Onestamente – ha aggiunto l’ex presidente della Regione – che la Democrazia cristiana ci fosse me ne ero accorto andando in giro per comizi, vedevo tanta gente. Tantissima. Era una spia”. E a proposito di elezioni amministrative, fa sapere che a Palermo “abbiamo già la lista quasi pronta. La più ‘anziana’ ha 30 anni, sono tutti giovani e giovanissimi – dice- dobbiamo solo capire dove portare la Dc e collegarsi con quale sindaco”. Anche Gianfranco Micciché, a nome di Forza Italia, ha chiesto alla coalizione di centrodestra di coinvolgere Cuffaro nei prossimi processi elettorali.