“La Democrazia Cristiana chiede a Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap la società che gestisce l’aeroporto ‘Falcone e Borsellino’ di Palermo, di ritirare le proprie dimissioni. La Sicilia e il capoluogo non possono privarsi di un professionista che in questi anni ha lavorato con onestà e lungimiranza, rinnovando l’aeroporto della quinta città italiana, portando a termine i cantieri di ampliamento del terminal e approvando un bilancio con risultati mai raggiunti prima”. Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC.
“L’aeroporto di Palermo è il biglietto da visita del capoluogo siciliano – dice Cuffaro – e bisogna far si che la struttura sia in grado di effettuare al meglio il servizio di accoglienza. Inoltre, sarebbe opportuno che gli organi competenti dessero un’accelerata al processo di privatizzazione. I tempi sono cambiati ed è aumentata l’esigenza di rafforzare le infrastrutture degli aeroporti per renderli più competitivi. Oggi i più grandi scali d’Italia sono privatizzati e funzionano molto bene, ecco perchè la logica della privatizzazione può far compiere un ulteriore passo in avanti all’aeroporto del capoluogo siciliano”, conclude.
Nel corso della seduta di oggi, intanto, il Cda della Gesap ha accolto la decisione del professore Vito Riggio di rimettere l’incarico di amministratore delegato, rimanendo però nel board come consigliere. Inoltre, nell’ambito delle deleghe generali del cda, è stato deciso di attribuire i poteri necessari al mantenimento di un efficiente operatività aziendale al presidente Salvatore Burrafato, quale rappresentante legale della società, e al neo direttore generale Massimo Abbate, fermo restando una gestione collegiale. Infine, l’incarico di capo del personale è stato assegnato al direttore generale. “Abbiamo provato, ancora una volta, a chiedere al professore Riggio di non lasciare l’incarico di amministratore delegato – dice Burrafato – purtroppo, non siamo riusciti nell’intento. Comunque, il professore rimarrà all’interno del board e potrà dare un prezioso contributo alla società. La soluzione che abbiamo messo in campo servirà ad assicurare la piena operatività dell’aeroporto, puntando sull’esperienza del direttore generale, che in questo particolare momento potrà aiutarci a traghettare la società verso i prossimi obiettivi di efficienza”.
La decisione di Riggio, pertanto, non cambia. “Per gestire l’ordinaria amministrazione – aveva detto – non c’è bisogno di un ex presidente dell’Aviazione civile. Se invece i soci vogliono finalmente imboccare la strada della privatizzazione, la mia presenza avrebbe ancora senso. Ma se la camera di commercio si è già pronunciata, dal Comune che ha la maggioranza delle quote non è arrivata nessuna decisione”.