La notizia non è tanto questo o quel passaggio sulle degenerazioni o sulle “gravi distorsioni” emerse dal caso Palamara oppure questo o quel passaggio di difesa della magistratura, della sua funzione e dei suoi anticorpi. Repetita iuvant, ma in fondo Mattarella lo aveva già detto, anche con maggiore indignazione, sia dopo la prima sia dopo la seconda “ondata” di ascolti, che hanno squadernato, agli occhi dell’opinione pubblica, una questione morale nella magistratura, con i suoi intrecci correntizi e le sue commistioni opache con la politica. Continua a leggere sull’Huffington Post
Alessandro De Angelis per HuffPost
in Buttanissima Italia
Csm e crisi, i tormenti del Quirinale
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