Le continue mutazioni del virus potrebbero renderlo più pericoloso, di certo più imprevedibile. Da oggi è ufficiale: anche in Sicilia si sono presentati due varianti del Sars-Cov2: quella inglese e quella sudafricana. La prima è stata sequenziata un mese fa dal laboratorio Cqrc di Palermo, diretto dalla professoressa Francesca Di Gaudio. La seconda, invece, si è palesata a Partinico, dove un uomo è arrivato nei giorni scorsi dall’Africa. Il soggetto è attualmente ricoverato in ospedale, i suoi contratti stretti sono stati rintracciati e posti in isolamento. Il commissario per l’emergenza , Renato Costa, ha spiegato che “è tutto sotto controllo”, mentre l’assessorato regionale alla Salute ha convocato un tavolo urgente coi laboratori abilitati per potenziare la diagnostica relativamente alle varianti.
I dati in discesa dell’ultima settimana
La curva frena a tal punto da ipotizzare un pranzo fuori per San Valentino. L’ha detto l’assessore alla Salute, Ruggero Razza: qualora venerdì prossimo, giorno in cui la Cabina di regia si pronuncia sui colori delle regioni, dovessimo risultare da “zona gialla”, chiederebbe al ministro Speranza di anticipare il provvedimento di 24 ore, per dare ai ristoratori la possibilità di recuperare almeno una domenica. In attesa che la previsione si materializzi, siamo qui a parlare di dati più o meno confortanti, che, come ogni lunedì, vengono rielaborati dall’Ufficio Statistiche del Comune di Palermo.
Come sottolinea il responsabile dell’Ufficio statistica, Girolamo D’Anneo, “i dati dell’ultima settimana mostrano un ulteriore rallentamento della pandemia in Sicilia: rispetto alla settimana precedente sono diminuiti i nuovi positivi, gli attuali positivi, i ricoverati, le persone in isolamento domiciliare e i deceduti. E’ però leggermente aumentato il numero dei nuovi ingressi in terapia intensiva”.
Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono 5.451, il 14,2% in meno rispetto alla settimana precedente, quando si era già registrata una diminuzione del 29,6%. I tamponi positivi sono pari al 14,1% delle persone testate, in diminuzione rispetto al 15,7% della settimana precedente. Il numero degli attuali positivi è pari a 39.009, 3.280 in meno. Le persone in isolamento domiciliare sono 37.633 (- 3.127). I ricoverati sono invece 1.376, di cui 178 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono diminuiti di 153 unità (di cui -26 in terapia intensiva). In quella appena conclusa si sono registrati 73 nuovi ingressi in terapia intensiva (contro i 70 di sette giorni prima). E poi, la nota più lieta: il numero dei guariti (98.863) è cresciuto di 8.527 unità. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 69,8%.
Nell’ultima settimana, purtroppo, si registrano altri 204 morti, che fanno salire il totale a 3.682. Il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,6% (come domenica scorsa). I ricoverati complessivamente rappresentano il 3,6% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,5%).