Covid. Il flop delle mascherine di Stato

“Il prezzo delle mascherine resterà quello e cioè 0,61 centesimi. Inclusa l’Iva e non cambierà. È il prezzo giusto. Purtroppo per gli speculatori e per le categorie a essi simili, che se ne devono fare una ragione. La giungla non tornerà”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, durante il punto settimanale con la Protezione Civile Nelle prossime settimane le mascherine a 50 centesimi si troveranno anche nei tabaccai, ha detto Arcuri annunciando la firma “nei prossimi giorni con l’associazione dei tabaccai, che ha 50 mila di punti vendita nel paese”. “Abbiamo sottoscritto i primi due accordi non esclusivi (con la grande distribuzione e con la distribuzione dei farmacisti, ndr) e confidiamo di farne altri ancora con reti di distribuzione altrettanto massicce” sostiene il commissario per l’emergenza nominato da Conte. Arcuri comunque cerca rifugio dalle critiche: “Non è il commissario a dover rifornire le farmacie né i loro distributori, né si è mai impegnato a farlo. Né sono io a dover rifornire Confcommercio, Conad Federdistribuzione e Coop. Il commissario si è impegnato ad integrare le forniture, ove sia possibile, che queste categorie si riescono a procurare attraverso le loro reti. Lavoriamo nell’esclusivo interesse dei cittadini al fine di tutelare al meglio la loro salute. Qualche volta faccio degli errori, per i quali mi aspetto critiche e se serve reprimende”, ma “solo dai cittadini”.

Paolo Cesareo :

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