L’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, ha presentato una nuova interrogazione al Presidente della Regione, e inviata per conoscenza alle Procure delle nove province dell’isola, che fa seguito a quella presentata il mese scorso con lo scopo di conoscere le attività avviate nell’ambito di attuazione del Piano di riorganizzazione delle rete ospedaliera siciliana. “Dopo aver annunciato alla stampa la prima interrogazione sono stato oggetto di un attacco ingiustificato da parte del soggetto attuatore del Piano che ha minacciato di querelarmi per la legittima azione ispettiva di un parlamentare – racconta Dipasquale – e una tale reazione, nervosa e inopportuna, mi ha spinto a recarmi di persona presso l’ASP della provincia di Ragusa per chiedere copia degli atti da me richiesti con specifico riferimento agli incarichi professionali conferiti nella mia Provincia sui quattro dei 79 interventi previsti ed elencati nel Piano. Da una prima lettura sono emerse subito delle anomalie che vanno chiarite il prima possibile”.
D’Urso aveva replicato duramente alla prima richiesta inoltrata da Dipasquale al presidente Musumeci: “La struttura speciale – aveva detto il soggetto attuatore dell’emergenza Covid – non ha fatto alcuna gara avendo recepito quelle celebrate dalla struttura nazionale per migliore comprensione, non abbiamo scelto né le imprese esecutrici né i fornitori di attrezzature. Gli incarichi sono stati attribuiti nell’ambito del cosiddetto ‘Decreto semplificazione’, che fa obbligo alle amministrazioni di scegliere i professionisti in maniera fiduciaria quando l’importo della prestazione è inferiore a 75 mila euro oneri e tasse esclusi. Mi trovo perfettamente d’accordo con quanto detto dal vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro che ha cacciato dall’aula durante il dibattito della finanziaria l’on. Dipasquale definendolo ‘provocatore’”.