Cateno De Luca non digerisce il fatto che sia proprio Messina la città siciliana col più alto tasso di contagiati. Nelle ultime ore, rispondendo a una sollecitazione del Comune, l’Asp ha caricato i numeri dei “positivi” (circa 3 mila persone) che erano stati esclusi dai conteggi ufficiali fra il 22 dicembre e il 5 gennaio. Scateno, sottolineando l’errore a mezzo social, è andato su tutte le furie e si è scagliato per l’ennesima volta contro il direttore generale dell’azienda sanitaria, Paolo La Paglia: “Alcuni dati che non riuscivamo ad avere dall’Asp nonostante le nostre richieste sono arrivati adesso e sono sconvolgenti. Solo grazie alla commissaria (Maria Grazia Furneri, nominata dalla Regione) siamo riusciti a scoprirlo. Ora spetta all’assessore Razza rimuovere La Paglia, perché la competenza è della Regione, non certo mia. La sanità è stata lottizzata in questi decenni. I manager vengono nominati attraverso una sorta di cupola politica. Dicono che chi tocca la sanità muore, ma io non ho paura”. Ma non è tutto: il sindaco ha chiesto formalmente a Musumeci l’istituzione della “zona rossa”. La Regione è pronta ad accontentarlo. Messina potrebbe rimanere blindata fino al 31 gennaio.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Messina. De Luca chiede la “zona rossa”
Cateno De Lucapaolo la pagliaruggero razza
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