Gli ottimisti credevano – ce ne sono ancora, malgrado Schifani – che l’Asp afflitta da sadismo burocratico fosse solo quella di Palermo retta da oltre cinque anni da quella funambola del nulla che risponde al nome di Daniela Faraoni. Pensate: ha in bilancio i soldi per pagare le prestazioni degli ambulatori e dei laboratori convenzionati, ma non li scuce. Le strutture possono anche chiudere, lei se ne frega. Purtroppo lo sciagurato “metodo Faraoni” ha contagiato molti altri commissari delle aziende sanitarie. A cominciare da quello di Trapani che si ostina a non pagare nemmeno quegli eroici camici bianchi – perché di questo si tratta – che assistono con alta professionalità e sensibilità umanitaria i malati terminali. Sanno, questi super burocrati, che la loro stagione volge al termine e si concedono un capriccio: quello di far soffrire gli altri. Si divertono così.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Ma qualcuno fermerà i capricci delle Asp?
-
Articoli Correlati
-
Via libera di FdI
Riggio all’aeroportoBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…