Corleone: si dimette il sindaco Nicolosi

Non si arresta lo scandalo dei vaccini: dalle indagini dei Nas emergono nuovi, insospettabili “furbetti”. Sui tutti il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, e gli assessori della sua giunta, che i carabinieri hanno segnalato alla Procura di Termini Imerese per aver ricevuto il siero pur non rientrando nel target. Nicolosi, dopo le polemiche, ha annunciato le proprie dimissioni: “Resto convinto della mia correttezza, ma dopo aver passato una notte insonne, ho deciso di dimettermi e tutelare l’immagine della mia città”. La decisione sarà ratificata nel corso di una giunta fissata per domattina alle 10.30.

I Nas hanno fatto controlli a campione su 200 delle 800 somministrazioni eseguite, accertando per il momento 6 casi. Il sindaco, che si è vaccinato l’8 e il 31 gennaio, si sarebbe “appropriato” di una dose scongelata perché non c’era nessun altro pronto a riceverla. “Avevo avvertito Musumeci – si è subito discolpato Nicolosi -. Il sindaco è l’autorità sanitaria del territorio e per questo mi sono vaccinato. L’ho fatto alla luce del sole. Ho scritto una lettera al presidente della Regione dicendo che i sindaci e gli amministratori dovevano essere vaccinati insieme agli operatori sanitari. Del resto non si comprende come non rientrino tra le categorie a cui dare priorità visto che in questo periodo di chiusura e smart working abbiamo lavorato per non fare bloccare la macchina amministrativa”.

Musumeci, però, ha preso subito le distanze e questa mattina, intervenendo all’inaugurazione dell’hub vaccinale di Siracusa, è passato al contrattacco: “Voglio esprimere la mia amarezza per quegli amministratori e per quei titolari di cariche pubbliche che ritengono di dovere anticipare il loro vaccino: non ci sono scuse e non ci sono giustificazioni. C’è un protocollo e quel protocollo va rispettato”. Mentre l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha dato mandato di provvedere alla sospensione del direttore sanitario dell’ospedale che “in violazione della circolare emanata, ha proceduto alle dosi di richiamo a quanti, tra cui il primo cittadino, non avevano diritto neppure alla prima. È stato così violato un provvedimento regionale che è stato consolidato da una pronuncia del Tar. Per questa ragione ho dato mandato al direttore generale dell’Asp di Palermo di procedere alla sospensione del dirigente e di avviare i procedimenti disciplinari conseguenti. Non mi consola che esempi analoghi si stiano delineando in tutto il territorio nazionale. Lo sforzo di migliaia di medici, volontari e cittadini non può essere vanificato da posizioni personali e, soprattutto, da operatori che non tengono in alcuna considerazione le decisioni assunte. La Regione non può decidere di violare il calendario vaccinale e non può farlo nessuno”.

In questi giorni la proposta di allargare le vaccinazioni a sindaci, assessori e consiglieri comunali era giunta anche da Daniela Ternullo, la deputata regionale di Forza Italia che si era accodata alla richiesta del suo leader, Gianfranco Miccichè, di vaccinare i deputati e il personale dell’Assemblea in vista della sessione di Bilancio. “A mio avviso è stata una grossa dimenticanza da parte dell’organizzazione – insiste Nicolosi -. Noi amministratori veniamo a contatto quotidianamente con i cittadini e nelle nostre zone il virus ha circolato provocando chiusure e centinaia di positivi. Noi non abbiamo commesso alcun abuso. Sono molto sereno”. La Procura aprirà un fascicolo. La situazione somiglia molto a quella di Polizzi Generosa: anche in quel caso sindaco e vicesindaco hanno comunicato “alla luce del sole” di essersi vaccinati, sollevando un vespaio.

Invito fermamente il #sindaco di #Corleone #Nicolosi a non cedere alla vergognosa demagogia di gentaglia…

Pubblicato da Gianfranco Miccichè su Domenica 7 marzo 2021

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