La Regione Siciliana ha 48 ore di tempo per rivedere i fondi necessari a compensare i tagli del nuovo tariffario ministeriale sulle prestazioni sanitarie, che ha ridotto fino al 60% i rimborsi per alcuni esami (comprese quelle dei laboratori analisi). Il presidente Schifani ha ipotizzato di coprire il deficit con risorse regionali, sfruttando l’art.1 comma 322 della Finanziaria nazionale che potrebbe aggirare i vincoli del Piano di rientro sanitario in vigore da vent’anni. Tuttavia, il fabbisogno stimato è di almeno 30 milioni di euro, mentre l’assessorato – secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia – ne avrebbe individuati solo 20. La decisione finale spetterà al governatore, ma restano dubbi sulla possibilità di superare il tetto di spesa e sull’accordo con il Ministero della Salute, cui spetterebbe il via libera definitivo. Martedì le strutture private convenzionate saranno a Palermo per un vertice col governo.
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