Con una nota inviata al presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno i parlamentari dei gruppi Sud chiama Nord e Sicilia Vera, che fanno riferimento a Cateno De Luca, sollecitano la calendarizzazione del disegno di legge recante “Abrogazione di quanto disposto dal comma 2 dell’articolo 2 della legge regionale 4 gennaio 2014, n1, in materia di adeguamento dell’importo di indennità e diaria dei deputati regionali alle variazioni dell’indice ISTAT del costo della vita”.
Si tratta della proposta depositata dallo stesso De Luca dopo la decisione di non votare il primo emendamento abrogativo, che ha consentito nel segreto dell’urna di mantenere l’aumento di 890 euro alle indennità dei parlamentari. De Luca, dopo aver boicottato la sua stessa iniziativa, si giustificò dicendo di voler stanare i sostenitori del ‘voto segreto’. Adesso, dopo un duello verbale coi 5 Stelle sfociato in una pessima caciara da Giletti, è tornato alla ribalta con un ultimatum.
La nota segue una prima richiesta di inserimento del ddl inviata già lo scorso 9 febbraio. “Fino a quando non sarà avviato l’iter – affermano l’ on. Ludovico Balsamo, Presidente del Gruppo Parlamentare Sud chiama Nord, e l’on. Salvatore Geraci, Presidente del Gruppo Parlamentare Sicilia Vera – tutti i deputati dei due gruppi sopracitati si asterranno dalla partecipazione dei lavori d’aula. Il nostro disegno di legge che mira all’abrogazione della norma riteniamo si possa dare una risposta concreta alla Sicilia e ai siciliani mettendo la parola fine a questa vicenda. Riteniamo che questo disegno di legge, in un periodo di crisi prolungata come quello che stiamo vivendo, possa rappresentare un chiaro segnale di attenzione nei confronti dell’opinione pubblica e, dunque, non procrastinabile. Ecco perché – concludono Balsamo e Geraci – abbiamo chiesto l’inserimento della nostra proposta di legge all’ordine del giorno della prima seduta d’Aula utile, al fine di approvarla in tempi rapidi”.