Ha tollerato per giorni. Ma adesso Giuseppe Conte esce allo scoperto e, in un’intervista al Corriere della Sera, replica ai “complottisti”. Tra quelli che avevano accusato lui e il Ministro Speranza di adottare due pesi e due misure, arrivando a sostenere che le scelte sulla “classificazione del rischio” fossero dettate da motivazioni politiche, c’era pure il governatore siciliano, Nello Musumeci: “Nessuno ha mai messo in discussione prima il meccanismo di monitoraggio che ha portato alla divisione dell’Italia in tre fasce, rifiutarlo significa portare il Paese a sbattere contro un nuovo lockdown generalizzato. Chi ci accusa di agire sulla base di discriminazioni politiche è in malafede – ha spiegato il premier -. Non c’è nessuna volontà di penalizzare alcune aree a discapito di altre”.
Musumeci, dopo l’ufficializzazione del Dpcm e della suddivisione in fasce, aveva commentato così: “Eravamo assolutamente convinti che saremmo stati inseriti nella fascia gialla. Altre regioni che potevano stare al posto nostro, sono invece gialle. Questo alimenta sospetti. Tutte le zone penalizzate sono regioni che appartengono al centrodestra… Non ho la certezza, ma il sospetto sì”.
I numeri di sabato in Italia
Sono 39.811 i nuovi casi di positività al coronavirus nelle ultime 24 ore. Le vittime sono 425. Lo riportano i dati diffusi dal ministero della Salute. Complessivamente sono 902.490 i contagiati, comprese vittime e guariti, mentre il totale dei morti è di 41.063.