“Musumeci ponga fine al vergognoso abbandono dei precari dei Consorzi di bonifica, che da 20 anni aspettano di conoscere il loro destino, e trovi i fondi necessari per le assunzioni, rispettando la volontà del Parlamento regionale che ha legiferato proprio in questo senso”: lo chiedono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Jose Marano e Valentina Zafarana, (componenti della commissione Attività produttive all’Ars), insieme al collega deputato Giovanni Di Caro, tutti presenti oggi all’audizione in commissione durante la quale si è discusso delle problematiche del personale dei Consorzi di bonifica.
“Sperando non sia l’ennesima promessa a vuoto – dichiarano Marano e Zafarana – abbiamo appreso oggi che tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo saranno pubblicate le graduatorie necessarie per l’applicazione dell’art. 60 della Legge di Stabilità 2021, che prevede l’assunzione dei lavoratori 151isti, 101isti e 68isti, che da circa vent’anni vedono precarizzato il proprio futuro. Tuttavia, si tratterebbe solo di un primo passo e il M5S lavorerà affinché la norma non si traduca in una stabilizzazione solo per pochi lavoratori, considerato che le somme stanziate, 1 milione di euro, bastano a coprire l’assunzione di circa 24 lavoratori. Il bacino però comprende 225 lavoratori, per i quali servirebbero altri 7 milioni di euro. Chiediamo quindi al governo un impegno serio e determinato nello stanziare le risorse necessarie per la stabilizzazione di tutti i lavoratori e ridare finalmente dignità alle famiglie di questi lavoratori. Noi come sempre faremo la nostra parte al fianco di chi per troppo tempo ha subito le angherie di una politica miope che non ha mai guardato a lungo raggio”.
“Il governo Musumeci – ricorda Di Caro – all’inizio della legislatura, aveva dichiarato che i Consorzi di bonifica erano da chiudere, perché non bonificano nulla. Poi ha detto che si doveva lavorare a una riforma dei Consorzi e non è stato fatto nemmeno quello. Si proceda quindi per attuare il turnover dei dipendenti, dando copertura finanziaria per le assunzioni di tutta la platea dei lavoratori precari”.