I risultati positivi raggiunti nei playoff, che per un attimo avevano riportato d’attualità il sogno della B, non salvano la stagione del Palermo. Archiviata la stagione sul campo (anche se la squadra per il momento continua ad allenarsi), si apre un capitolo più delicato: quello delle scelte societarie. La prima questione si presenterà l’11 giugno, data in cui scadono i sei mesi di preavviso con cui Tony Di Piazza ha comunicato la sua fuoriuscita dal club. Il 40% del pacchetto azionario del Palermo F.C. rimarrà libero, mentre l’imprenditore italo-americano sarà creditore nei confronti del club: la sua ‘buonuscita’ è ancora de decidere e potrebbe essere al centro di un ulteriore braccio di ferro con Dario Mirri.
Dal canto suo, il re dei cartelloni pubblicitari dovrà decidere che farsene del pallone. Se rientra ancora fra i suoi obiettivi, oppure no. Dopo aver rilevato la società nell’estate 2019, a seguito dell’ennesimo fallimento, Mirri non sembra in grado di poter garantire un futuro prestigioso, specie in termini finanziari. Difficile che possa accaparrarsi le quote lasciate libere dall’ex socio: bisogna trovare nuovi compagni di viaggio o, eventualmente, un acquirente ‘ top’ a cui cedere il pacchetto di maggioranza. Anche se fuori dalla porta non c’è la fila: fino a qualche mese fa s’era rifatto sotto Ferrero. Il compito di procacciare finanziatori è, comunque, affidato alla banca d’affari Lazard. Se la missione dovesse svanire, Mirri andrà avanti a scartamento ridotto. Cioè mettendo in chiaro che ‘oltre’ non può spingersi. La piazza, insomma, non potrebbe aspettarsi grossi nomi dal mercato, tanto meno uno squadrone in grado di accaparrarsi la Serie B a occhi chiusi.
Però, bisognerà essere onesti fino in fondo, evitando le spaccature come quelle che si sono verificate mesi fa, prima dell’esonero di Boscaglia. In quei giorni il tifo organizzato chiese a Mirri di farsi da parte perché non in grado di onorare gli impegni. E’ proprio sugli impegni, e sui risultati (il tifo è tifo) che bisogna costruire la fiducia. In questi giorni, comunque, la proprietà cercherà di mettere a frutto un paio di operazioni importanti per il futuro (e anche per gli affari): la realizzazione del nuovo centro sportivo di Torretta, grazie a un finanziamento del Credito sportivo; e la definizione dell’iter che porterà il Comune a concedere il diritto di superficie per l’utilizzo dello stadio ‘Barbera’, che la scorsa estate è stato motivo di braccio di ferro con la giunta e col Consiglio comunale. Ottenuto quello, è previsto anche un progetto di ristrutturazione dell’impianto. Per capire che squadra sarà è ancora troppo presto: capitan Santana, che però ha 40 anni, si è detto pronto a restare. Mister Filippi potrebbe ottenere una riconferma. Tutto il resto è aria fritta.