Teo Mammucari – uno sfigato del palcoscenico televisivo – non è stato al gioco selvaggio delle belve ed è stato lapidato, sputtanato e appeso senza appello all’albero della gogna. Guillermo Mariotto ha trascinato la Rai in un immondezzaio di spudoratezze ed è stato invece perdonato, assolto, beatificato e ricollocato sull’altare della giuria chiamata a decidere le sorti di Ballando con le Stelle. Lo so: i lettori di Buttanissima potrebbero chiedermi a questo punto perché mi occupo di gossip e non di Schifani, del Bullo o del Balilla. Rispondo dicendo che anche il gossip ha un risvolto politico. In una Italia ormai sventrata dai social s’afferma, purtroppo, la legge del più forte. Il programma di Milly Carlucci è in cima alla classifica degli ascolti. Ed è perciò intoccabile, insindacabile, incensurabile. Comprese le slabbrate sregolatezze del guitto Mariotto.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Con Mariotto s’afferma la legge del più forte
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