Giocando sull’assonanza tra rouble e rubble, solo una settimana fa Joe Biden a Varsavia esultava: “Il rublo è crollato, è ridotto in macerie”. Non è andata proprio così. Trentasei giorni dopo l’invasione dell’Ucraina, il valore del rublo è tornato esattamente dov’era all’inizio, scambiando a circa 75 sul dollaro o giù di lì. Con l’esclusione di alcune banche russe dal circuito di messaggistica per i pagamenti internazionali Swift, il congelamento di 330 miliardi di dollari in riserve valutarie di Mosca e le altre sanzioni nei confronti di istituti e Banca Centrale, l’obiettivo occidentale era di portare il sistema finanziario russo in poco tempo al collasso. Continua sull’Huffington Post
Huffington Post
in Buttanissimi Extra
Col gas in rubli Putin aggira le sanzioni e spiazza l’Europa
vladimir putin
-
Articoli Correlati
-
Non solo Open Arms, su Salvini
anche le critiche dei colonnelliIl cronista registra una ariaccia vera nella Lega. Succede sempre così: le botte elettorali scoperchiano…
-
Elly in corsia. Tour degli ospedali sognando Palazzo Chigi
Riparte da una corsia di ospedale sperando poi di correre veloce su quella di sorpasso…
-
Highlander Udc. Vive e lotta solo sulle schede elettorali
“La Dc ha vent’anni”, recitava uno storico manifesto del 1963, ricordato sui manuali di marketing…