Luigi Di Maio si è dimesso da capo politico del Movimento 5 Stelle. Il Ministro degli Esteri lo ha comunicato ufficialmente al Tempio di Adriano, durante l’incontro con tutti i facilitatori regionali appena eletti. “Io mi fido di voi, mi fido di noi e di chi verrà dopo di me. Per arrivare fin qui abbiamo fatto salti mortali. Hanno iniziato Beppe e Gianroberto e a loro va tutto il mio grazie di cuore” ha esordito Di Maio. “Tanti mi hanno scritto non mollare. Ma io non mollerò mai il M5S, il Movimento è la mia famiglia”. “Noi dobbiamo pretendere il sacrosanto diritto di essere valutati almeno alla fine dei cinque anni di legislatura. Io penso che il governo debba andare avanti, perché alla fine” della legislatura “i risultati si vedranno ma dobbiamo avere il tempo di mettere a posto il disordine fatto da chi ha governato per trent’anni prima”.
“Per stare al governo – ha aggiunto Di Maio – serve essere presenti sul territorio in maniera organizzata: ci ho lavorato un anno e ho portato a termine il mio compito. Ora inizia il percorso verso gli Stati generali”. “E’ giunto il momento di rifondarsi: oggi si chiude un’era. Ed è per l’importanza di questo momento – ha aggiunto – che ho iniziato a scrivere questo documento un mese fa”. “Alcuni obiettivi purtroppo non abbiamo potuto raggiungerli ma abbiamo sempre lottato. Sono consapevole che parte del Movimento è rimasta delusa e si è allontanata”.
“Ho lavorato – ha detto Di Maio – per far crescere il Movimento e proteggerlo dagli approfittatori e dalle trappole lungo il percorso, anche prendendo scelte dure e a volte incomprensibili. La storia ci dice che alcuni la nostra fiducia l’hanno tradita ma per uno che ci ha tradito almeno dieci quella fiducia l’hanno ripagata. Abbiamo tanti nemici, qualcuno che resiste e che ci fa la guerra. Ma nessuna forza politica è mai stata sconfitta dall’esterno. I peggiori nemici sono quelli che al nostro interno lavorano non per il gruppo ma per la loro visibilità”, ha accusato Di Maio. I suoi poteri passano al palermitano Vito Crimi, che reggerà il Movimento fino agli stati generali di marzo.
IL M5S ALL’ARS: GRAZIE A DI MAIO
“Noi non abbiamo dubbi: con il Movimento 5 Stelle e con Luigi Di Maio, l’Italia ha avuto avviato un’autentica fase di rinnovamento. I numerosi provvedimenti proposti dal M5S sono sotto gli occhi di tutti: Spazzacorrotti, Reddito di cittadinanza, taglio dei vitalizi, Decreto dignità e legge che elimina la prescrizione, questi solo alcuni dei tanti traguardi raggiunti dal Movimento 5 Stelle con la guida di Luigi Di Maio che è stato il motore di queste iniziative”. Lo dicono i deputati regionali siciliani del Movimento 5 Stelle.
“Sul piano politico – proseguono – Luigi ha lavorato sempre con buon senso e con spirito di sacrificio per consentire la formazione dei due governi Conte di cui abbiamo e facciamo ancora parte. Senza mai perdere di vista il bene della nostra nazione, Di Maio ha sempre lavorato per garantire il bene e il successo del Movimento. Il passo indietro che ha scelto di compiere oggi è finalizzato allo stesso obiettivo: dare nuovo impulso al Movimento, con una nuova leadership che verrà individuata nelle prossime settimane. Settimane durante le quali il Movimento non si fermerà. Sono infatti alle porte gli Stati Generali di marzo, dove saranno prese importanti decisioni che riguarderanno le regole interne, la vita e lo sviluppo del Movimento 5 Stelle, ma soprattutto per discutere dell’idea di Italia che vogliamo proporre agli italiani, così da continuare a incidere positivamente in un Paese che vuole cambiare e crescere. Noi ci crediamo, crediamo in Luigi Di Maio e lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto e continuerà a fare da ministro e come uomo del Movimento”, concludono i parlamentari M5S all’Ars.