“La canzone promemoria” di Ciccio Leo ci ricorda di non pensare troppo in là. Di staccare la spina dalla frenetica routine e liberarci dai clichè di questa triste società. Sonorità soul strizzano l’occhio al funk. Armonie semplici, il brano è estremamente pop rispetto al background jazz e neosoul del giovane pianista siciliano. I musicisti suonano in acustico un brano che in un giro di Do mette d’accordo tutti e ci invita a vivere l’oggi prima che sia domani.
Leggerezza, ma quello che sogna Ciccio sono i Grammy Awards con un pizzico d’ironia ed un planning che dalle 6.30 del mattino arriva fino alle 24 per raggiungere il suo obiettivo di musicista, arrangiatore e produttore. Ciccio ha 25 anni, di Caltanissetta, fa base a Palermo da sei anni. Tutto inizia con la musica classica a 4 anni (un bambino prodigio!). A 6 anni gli studi in pianoforte classico al Conservatorio di Caltanissetta e a 18 i cinque anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Palermo, con gli studi a fianco del maestro compositore palermitano Giuseppe Vasapolli. Il passaggio dalla classica al jazz è un guizzo di creatività che spalanca nuove proposte di lavoro facendo di Francesco un vero e apprezzato talento musicale. Dal 2013 al 2018 la prima esperienza professionale con la swing band siciliana Jumpin Up. Andrea Di Fiore, il suo contrabbassista lo introduce in un lungo viaggio di concerti tra l’Italia e l’Europa in alcuni tra i festival jazz e swing più prestigiosi oltre che nei club come il Breda Jazz Festival, l’Half Note Jazz Club di Atene, il Rock That Swing Festival di Monaco, il Festival de Mirande, il Summer Jamboree di Senigallia e il City of Derry Jazz Festival. Dopo Caltanissetta e Palermo, oggi è il tempo del biennio in tastiere elettroniche al Conservatorio Scarlatti. Tra aprile e maggio ancora diversi concerti in tournèè con i Jumpin Up tra la Francia, l’Irlanda e i Paesi Bassi.
Ciccio ha lavorato a fianco di alcuni artisti di spessore del pop italiano, Mario Venuti, Marco Masini, Paolo Belli, Silvia Mezzanotte, Carmen Ferreri, Matteo Becucci, Moreno e Miele. Dal 2014 al 2016 inizia a frequentare i seminari del “Berklee College of Music” di Boston nelle “Umbria Jazz Summer Clinics” a Perugia dove alcuni tra i jazzisti più affermati del panorama internazionale come Joey Calderazzo, Cory Henry, Jacob Collier, Justin Faulkner e Fabrizio Bosso lo coinvolgono a suonare con loro nelle Jam sessions notturne. Nell’inverno del 2016 viene chiamato da David Boato, noto trombettista e docente di tromba delle Clinics per una tournée con un quintetto internazionale in alcuni dei club più prestigiosi del nord Italia, Al Vapore di Marghera e alle Cantine dell’Arena di Verona.
Musicista e produttore, “La canzone promemoria” è la prima canzone dell’insalata musicale “My salad”, di Ciccio Leo firmata come produttore. Otto brani di genere diverso sono interpretati da cantanti diversi e formano il primo disco che fiorisce al “Cantieri 51”, il nuovo studio di registrazione che gestirà insieme al musicista Riccardo Piparo dei Tipical all’interno del CAST Gattuso. “La canzone promemoria” vede in primo piano la cantante jazz palermitana Simona Trentacoste. Il prossimo in uscita tra pochi giorni, Roberta Sava con “Let’s me leave my life”.
Come docente, Ciccio gravita nelle aule del Brass Group allo Spasimo e al CAST Gattuso come pianista e accompagnatore alle classi di canto e musica d’insieme. Una passione musicale che non si esaurisce. Ciccio ha le idee chiare. “Dopo il biennio jazz al Conservatorio di Palermo, ho deciso cosa voglio fare nella vita. Ho preso carta e penna per scrivere matematicamente il mio futuro dedicando due ore ad ogni materia di studio, dalla musica al social media marketing passando per la produzione video”. A luglio la partenza per Perugia come assistente pianista del Berklee Summer School del prestigioso College di musica di Boston all’Umbria Jazz Festival. Stasera l’esibizione al Blue Brass allo Spasimo è con il suo primo progetto musicale “RedIng Project” alle 21.30. Un lavoro ispirato al Rag time e alle grandi orchestre della Swing Era, che ha vinto nel 2018 il “Premio Nazionale delle Arti” indetto dal MIUR nel contesto del “Venezze Jazz Festival” a Rovigo. Il repertorio jazzistico viene proposto in una chiave fresca e moderna con arrangiamenti creati ad hoc da Ciccio . Sul palco insieme a lui, Roberta Sava alla voce, Marco Di Salvo alla tromba, Fabiano Petrullo al sax, Stefano India al contrabbasso e Federico Gucciardo alla batteria.