Quando il potere politico è debole, il vuoto viene subito riempito da un potere parallelo. Ricordate Crocetta? Era un fanfarone e nulla più. Ma il suo vuoto veniva riempito da altri: da Giuseppe Lumia, non a caso chiamato “il senatore della porta accanto”, e dalla Sicindustria di Antonello Montante. L’inchiesta di Caltanissetta ha sputtanato sia l’uno che l’altro; e al posto di Crocetta c’è Musumeci che non ha neppure una maggioranza. Quale potere parallelo prenderà quota? La cosiddetta magistratura gialla. C’è in grande spolvero Gianluca Albo, procuratore della Corte dei Conti, ci sono le sezioni del Tar, c’è il Consiglio di giustizia amministrativa. Un tempo non lontano i governi temevano il pm Ingroia e le sue scudisciate. Oggi temono probabilmente di più le toghe gialle con le loro sospensive e i loro avvertimenti preventivi.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Chi controlla chi? Altro giro, altra corsa
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