I contributi dell’assessorato regionale del Turismo – ormai lo sanno pure le pietre – vanno quasi tutti a parenti, amici e grandi elettori. Il caso del deputato Carlo Auteri, vice capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, è uno scandalo che arriva dopo dieci, cento, mille altri scandali. La grande abbuffata, diciamolo, va avanti da almeno cinque anni. Gli uomini della Guardia di Finanza – lo ricorderete certamente – hanno sequestrato quintali di documenti ma nessuna magistratura, né quella ordinaria né quella della Corte dei Conti, ha mai alzato un disco rosso per arginare gli sprechi o per cacciare i mercanti fuori dal tempio. Con una conseguenza a dir poco drammatica: che il malaffare è diventato ordinaria amministrazione; che le feste sono diventate orge. Non solo per la corrente turistica di Fratelli d’Italia. Anche per il retrobottega di Palazzo d’Orleans.