Non soddisfa la Cgil la Finanziaria regionale varata dalla Commissione bilancio, che approderà in Aula domani. “I problemi del mondo del lavoro- dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- sono sottovalutati. Anche quando c’è un elemento di positività , come la stabilizzazione degli Asu, sono previste risorse insufficienti che rischiano di non coprire i costi per tutte le ore di lavoro di questo personale che paradossalmente potrebbe ricevere assegni ridotti rispetto a quelli attuali”. Poche risorse dunque e neanche a carico della Regione “Si pensa di prelevare dal Fondo per le Autonomie locali e , a partire dall’anno prossimo, anche 5 milioni dal fondo per la disabilità e questo- sottolinea Mannino- è assolutamente inaccettabile”.
Il comparto forestale, che protesta oggi davanti all’Ars, “viene precipitato nell’incertezza. Invece di accantonare i risparmi dovuti ai prepensionamenti per garantire la stabilità del lavoro – rileva – non si tiene fede all’impegno preso di storicizzare la spesa, ma questa viene nel triennio 2021/2023 progressivamente diminuita. Inoltre la previsione di utilizzo dei fondi europei, che devono essere riprogrammati, rischia per quest’anno di non garantire la continuità nel lavoro”. La Cgil torna a contestare l’utilizzo dei fondi europei per spese non strutturali. “Nè tantomeno – aggiunge Mannino- si può pensare di mettere le mani nelle tasche dei pensionati della regione, per giunta per finanziare spese evidentemente clientelari”. Il segretario della Cgil torna a rilevare che “sui documenti contabili della regione incombe peraltro sempre il giudizio della Corte dei Conti, che potrebbe rimettere tutto in discussione, cosa di cui il governo sembra non curarsi”.