Guardate lo spettacolo della monnezza: la disastrata Roma di Virginia Raggi, a confronto, sembra Copenaghen. Poi guardate l’andamento dei trasporti pubblici: le carrette che ancora riescono a muoversi appestano l’aria e asfissiano i viaggiatori. Con buchi di bilancio da fare tremare i polsi. Infine guardate i lavori in corso: le strade di Palermo, dal porto a via Emerico Amari fino a viale Lazio, sono diventate delle trappole carcerarie, ucciardonesche. Per carità cristiana – Caritas Christi urget nos, annotava San Paolo – evitiamo di parlare delle periferie, in particolar modo dello Zen, luoghi geometrici di nefandezze e perdizione. Ma una parola sul governo di Leoluca Orlando va detta. Ed è una parola triste. Lui è stato e rimane un formidabile capopopolo: sa trascinare e sa illudere; ma il sindaco non lo sa fare.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
C’è un capopopolo, servirebbe un sindaco
orlandopalermovirginia raggi
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