Travolto da una vampata di insolito rigore, Renato Schifani ha diramato una nota con la quale intima ai capi dei dipartimenti di far pervenire entro venerdì prossimo alla Ragioneria i dati per la predisposizione del Rendiconto 2023. Segue l’elenco delle pene previste in caso di inadempienza: potrebbe scattare pure il licenziamento. Un dispaccio da caporale di giornata. Effetto comunque di un cambio di passo. Nella storia della Regione c’è il grande imbroglio sul rendiconto del 2020 – impigliato nella rete della magistratura contabile – del quale Schifani non ha avuto forse sentore. Risale all’epoca in cui l’assessore al Bilancio era Gaetano Armao, l’opaco avvocato d’affari che il governatore, manco a dirlo, ha scelto come sommo consigliere personale, delegandogli poteri da vice presidente (occulto) della Regione. Misteri e miracoli di Palazzo d’Orleans.