Ma quel materasso
diceva più di quel
che non diceva
L'operazione “materasso” e l’elogio del silenzio. Perché tra silenzi sensati, o almeno pensati, e discorsi senza senso, “molto rumore per nulla”, si gioca la partita del Quirinale. Perché, a ben guardare, piano piano si fa chiaro l’intreccio di cose viste o lette o intuite o anche solo immaginate. Impercettibili coincidenze, piccoli indizi senza importanza, storie “minime” che, dipanandosi, formano una storia più “grande”. In altri tempi dalle parti del Quirinale avrebbero lasciato trapelare un filo di irritazione davanti “alla strumentalizzazione del nome del presidente Mattarella” in un crescendo di voti a Montecitorio. Invece, silenzio. “Un silenzio primordiale sul quale la parola scivola e si muove, come il cigno sull’acqua”, per dirla col filosofo Jean Guitton che prese parte, da laico, al Concilio Vaticano II. Come nella dodicesima regola dei gesuiti:..