Il coraggio di Emma
contro odio e fango

Sorprese della vita. Le canzoni di Emma Marrone non mi sono mai piaciute: nulla di personale, questione di gusti, la Marrone è una artista che non ha mai destato il mio interesse. Però venerdì scorso Emma Marrone ha inanellato, in un momento difficile come può essere quello in cui un dialogo viene strappato al tempo di un concerto, una serie di parole perfette a proposito di accoglienza, intolleranza, rispetto per il prossimo. E ha pianto. Ha pianto come fanno le anime sensibili, che si commuovono a stomaco vuoto, senza pistole alla schiena e magari con la coscienza pulita. Ha pianto, forte di quella debolezza che ci induce a credere che le lacrime sono più facili da versare che da spiegare. In un semplice susseguirsi di frasi semplici, lineari, in un..

Da Scianna a mio padre,
l’arte di fotografare

L’altra sera, al Teatro Santa Cecilia, ho provato una straordinaria emozione. C’era Ferdinando Scianna, classe 1943, che parlava di fotografia e incantava oltre trecento persone. E quell’incanto mi riconduceva ad un suo amico e collega, nato diciotto anni prima di lui; si chiamava Nicola Scafidi, ed era mio padre. Sì, perché i grandi fotografi, quelli di una volta, raccontavano il loro quotidiano con una Laica, strumento inseparabile, senza sapere, che nell’arco della loro vita sarebbero diventati testimoni e narratori della storia italiana. Ascoltare Ferdinando è stato un viaggio nel passato. Sentivo le fotografie che puzzavano ancora di fissaggio, le pellicole TRI-X della Kodak. I suoi ricordi, messi tutti assieme, erano la perfetta sceneggiatura di un film in bianco e nero, ricco di inquadrature forti e perfette, quelle che entrano nell’anima...

Quel soave delirio
che nasce dal jazz

Chi, per curiosità o per passione, è andato venerdì sera al Brass di Santa Maria dello Spasimo per assistere a “Just the 2 of us” si è ritrovato immerso in un’atmosfera morbida e avvolgente. Ha ascoltato brani che evocavano una musicalità tenue, raffinata ed elegante, come “Clear” o “Winter Sky”; ma anche brani inediti che, a dispetto dei titoli ispidi o anche ruvidi, come “Cactus” o “Il traditore”, hanno deliziato il pubblico con una musicalità più sensuale, più ritmata, più impetuosa; capace di liberare fantasie e passioni. E’ stata una serata magica, calda e partecipata quella di venerdì al Brass. Un pubblico straordinario ha fatto da cornice a quattro maestri palermitani del jazz – Vito Giordano alla tromba, Fabio Lannino al contrabbasso, Diego Spitaleri al pianoforte e il giovanissimo Francesco..

Jacqueline e Caroline,
le sorelle eleganti

La sorella Jacqueline chiamò sua figlia come lei, Caroline. E fu probabilmente l'unico regalo che le fece. Poi le rubò fidanzati, mariti (uno per tutti, Aristotile Onassis: presentarglielo fu un grande errore), occasioni. Non le rubò la bellezza e l'eleganza perché non avrebbe potuto, ma ci andò molto vicino e dunque, da sabato mattina quando la notizia ha iniziato a circolare nel mondo della moda che la venerava, molti di noi si pongono la domanda: come si sopravvive a una sorella che occupa il palcoscenico con quella faccia che, come disse Sophia Loren "ha bisogno di due inquadrature per essere ripresa tutta"? Caroline Lee Bouvier, sposata tre volte ma rimasta principessa Radziwill che era il patronimico del secondo marito, è morta sabato pochi giorni prima del suo ottantaseiesimo compleanno (era..

Jazz, grande serata
con Lannino and Friends

Nel cuore di Palermo c’è una piccola enclave di appassionati di jazz che si ritrova ogni settimana al Ridotto dello Spasimo dove capita di ascoltare di tutto, dal grande artista alla giovane promessa: la costante è che si tratta sempre di sorprese di gran qualità. Venerdì sera c’erano la tromba di Vito Giordano, il basso di Fabio Lannino (“Two of Us”) con il pianoforte di Diego Spitaleri e la batteria di Ciccio Drummer Foresta: si registrava un disco dal vivo. Troppa grazia: non solo jazz tosto, ma anche l’emozione di una registrazione live, nello stile dei jazz club internazionali. In generale non si può non lodare l’iniziativa di chi, in epoca di musica a scrocco, decide di investire su un disco, e lo fa a Palermo, città lamentosa e pigra...

La gentilezza perduta
della banca Unicredit

Abbiate pietà di noi, di noi clienti di Unicredit arruolati quando il capo della banca era Alessandro Profumo e tutto sfavillava di oro, incenso e mirra. Provate a entrare ora, in questo triste 2019, in una agenzia o in una filiale. Se siete a Palermo, provate a mettere piede in via Sciuti dove un tempo c’erano due casse per il pubblico, funzionari di alta professionalità e di ineccepibile cortesia, direttori sempre disponibili. Oggi la filiale di via Sciuti ha assorbito quella di via Principe di Paternò. E’ raddoppiata la clientela ma in cambio i servizi si sono dimezzati. C’è una sola cassa e tutto intorno una folla di persone, soprattutto anziane, che per ritirare un blocchetto di assegni devono fare una fila minimo di un’ora. E guai a chiedere spiegazioni..

Magari andassero
veramente in vacanza

Lunedì l'Ars riprenderà in mano i documenti contabili, affrontando la finanziaria. Dopo una bella settimana di stop con tanto di contorno di polemiche. In particolare sulle vacanze del presidente dell'Assemblea Gianfranco Micciché, con la sua settimana già programmata lontano dalla Sicilia. Ne è venuto fuori un caso, con tanto di inconsueta nota del segretario generale dell'Assemblea che si è sforzato di spiegare urbi et orbi che no, l'Assemblea non era in vacanza, ma lavorava, eccome. Nessuno si è sentito troppo rincuorato dall'annuncio. Forse perché è proprio “lavorando” che in questi anni l'Assemblea regionale siciliana ha concorso con i vari governi regionali di turno a caricare sul groppone della Sicilia il fardello di un disavanzo mostruoso, una mappazza che ci vorranno trent'anni per digerirla, ma anche, tanto per fare qualche esempio,..

Ed ecco a voi
Fabrizio Corona scrittore

Già il titolo è emblematico, Non mi avete fatto niente. Ma nell’omonima canzone vincitrice del Festival di Sanremo, giusto dodici mesi fa, gli autori-interpreti Meta & Moro prendevano spunto da una lettera dolorosamente assurta agli onori delle cronache, scritta dal marito di una donna vittima di un attentato dell’Isis. Qui le Forze del Male “saranno” sicuramente altre: polizia, carabinieri, guardia di finanza, agenti della Polstrada, magistrati, secondini, amici dietro la cui benevola maschera si nascondeva il volto di Giuda, collaboratori malfidati, commercialisti imbroglioni, donne indispettite da un rifiuto o da un improvviso abbandono in epoca remota e per questo da allora velenose e vendicative, mariti fatti cornuti prima e dopo le nozze. Insomma, tutto il repertorio scuro, tenebroso, malevolo che Fabrizio Corona ha sempre tirato fuori per il suo martirologio,..

Fiammetta che vive
una vita a metà

Scriverò una cosa forse banale. Ascoltando Fiammetta Borsellino l'altro ieri sera da Fazio non ho pensato a null’altro che all’enorme ingiustizia di tutti i figli lasciati orfani dai mafiosi negli anni che siamo stati costretti a vivere. Voglio dire: ascoltavo le parole sacrosante di Fiammetta e durante tutto il tempo dell’intervista non ho pensato mai, nemmeno per un secondo, all’ingiustizia di un uomo (suo padre) ammazzato nel peggiore dei modi e di tutti gli uomini ammazzati dalla mafia. No. Ho solo riflettuto sulla lacerante ingiustizia di tutti i ragazzini lasciati orfani dai mafiosi, a tutte le Fiammette che allora erano poco più che ragazzine e che oggi sono donne e sono cresciute con addosso ferite che vedi e senti. Di più: l’ingiustizia di essere stata privata del padre mi è parsa,..

E Rosa Balistrieri
non andò a Sanremo

Quanto ci manca Rosa Balistreri. L'immensa Rosa che con la sua voce e la sua chitarra non la mandava mai a dire. Chissà cosa penserebbe dei potenti di oggi e soprattutto dei poveri cristi del nuovo millennio. Chissà con quale forza griderebbe contro le stragi dei migranti, contro il razzismo dilagante e contro il nuovo fascismo. Proprio lei che era una rossa. "Conosco il mondo e le sue ingiustizie, sono certa che prima o poi anche i poveri, gli indifesi, gli onesti avranno un po’ di pace terrena”. Il suo impegno politico - attraverso i testi delle sue canzoni - le procurò non pochi ostacoli nel corso della sua lunga carriera. Come nel 1973, quando la sua canzone "Terra ca nun senti" fu esclusa dal XXIII Festival di Sanremo. Il..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED