Io, ex camerata,
sto con Miccichè

Tra i militanti del Movimento Sociale Italiano e poi di Alleanza Nazionale v’era una consuetudine: volersi sentire più a Destra della destra, volersi sentire, allo stremo, depositari di una Tradizione politica che affondava le proprie radici nella storia d’Italia. Così – quasi per gioco - fu coniato il termine di CA.DI.SI.FE, i camerati di sicura fede. Duri e puri, tutti d’un pezzo. Anch’io sono stato uno di loro. Mai un dubbio, mai una perplessità sul percorso da seguire. Il Partito era al di sopra di tutto, al pari della famiglia. Destra e Sinistra erano identificabili plasticamente già nel modo di vestire, di atteggiarsi, di parlare. Le differenze tra i due schieramenti erano totali, percepibili da chicchessia. Ma, da qualche tempo, così non è più. Per gli elettori non è più..

Lavoro sì, weekend no?
Il padrone è un mostro

Conosco un ragazzo che lavora di notte in un bar, attacca alle dieci e torna a casa alle sei del mattino. Condivide il letto con la moglie nel suo giorno libero. Michele fa l’infermiere all’ospedale Civico, due volte a settimana gli tocca il turno notturno: l’altra mattina è passato dal bar per prendere i cornetti da portare a casa. Aveva appena finito, l’ho visto stanco come mai e gliel’ho detto. “Brutta nottata”, mi ha detto, e non ha aggiunto altro. Fa questa vita da dieci anni. I ragazzi che lavorano con me al bar hanno il giorno libero dal lunedì al venerdì, raramente il sabato e la domenica. Il bar è una bestia aperta 365 giorni l’anno, e il sabato e la domenica sono i giorni in cui si lavora..

Il Giro della Sicilia
quasi un’opera d’arte

Si conclude la seconda edizione del Giro della Sicilia, dopo avere attraversato in lungo ed in largo tre Parchi Naturalistici (Madonie, Nebrodi, Etna) ed oltre 30 Comuni. Una carovana di circa 100 ciclisti provenienti da varie parti del mondo ha ammirato, pedalando “a testa alta” come piace dire a noi, le risorse di cui dispone la Sicilia. Le cose che ci rimarranno impresse, alle fine di questa esperienza molto complessa e faticosa sotto il profilo organizzativo, sono i volti estasiati dei partecipanti. Un entusiasmo che cresceva in maniera direttamente proporzionale alla loro latitudine di provenienza. E poi, come non ricordare una serie di apprezzamenti sulla bellezza della nostra Sicilia. “Voi siete degli artisti” mi ha gridato l’amico altoatesino Augusto mentre era impegnato a pedalare e ad ammirare il paesaggio. Forse..

Porte chiuse
a chi macina odio

Il gruppo Citynews (PalermoToday) chiude le sue testate online ai commenti per cercare di mettere argine alla violenza verbale di certi suoi lettori. La decisione offre due spunti di riflessione. Per prima cosa va detto che, al punto in cui si è giunti, qualunque espediente per frenare le mefitiche polluzioni degli haters è ben accetto, foss’anche una tassa sui congiuntivi mancati o una pena corporale per la condivisione di fake news. Come sappiamo, i muri delle echo chambers dentro le quali gli odiatori e i frustrati da tastiera vivono e si moltiplicano sono molto spessi. Ma ancora più impenetrabile è la loro corteccia cerebrale, insensibile persino alle ragioni più evidenti: provate a spiegare a un terrapiattista che se arriva al Polo Nord non casca di sotto manco se lo spingono..

Pirandello al Biondo
incontra Woody Allen

Woody Allen parla in siciliano e Luigi Pirandello in americano. Incredibile, ma vero, un filo sottile lega New York ad Agrigento. Succede al teatro Biondo, dove va in scena, da oggi e fino al 5 maggio, il dramma Sei Personaggi in cerca d’Autore, rappresentato in chiave alleniana. La scenografia dello spettacolo, infatti, è un grande schermo cinematografico. Perché il regista, Luca De Fusco, ha deciso di ispirarsi a uno dei grandi capolavori di Woody Allen, La Rosa Purpurea del Cairo.  All’inizio dello spettacolo, allora, i personaggi, invece di avanzare dalla sala del teatro, come accade nelle consuete rappresentazioni, escono dallo schermo. Esattamente come nella pellicola del maestro newyorkese. Interessante la commistione tra teatro e cinema proposta da De Fusco. Il cinema che affabula e confonde. Il cinema che ti strappa dalla..

Per l’opera di Siracusa
i tronchi della Carnia

Il bosco vero e il bosco finto, il bosco vivo e il bosco morto. Si fronteggeranno a pochi metri di distanza, speculari l’un l’altro, loro che erano lontani, anzi lontanissimi, millecinquecento chilometri o poco più, appena pochi mesi fa. Accadrà a Siracusa per le recite de Le troiane di Euripide (debutto il 10 maggio), uno dei tre spettacoli del cartellone 2019 dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Il bosco vero è quello che sta dietro il teatro greco aretuseo, sul colle Temenite, a fare da fondale naturale alla scena, quei pini mediterranei e quei cipressi che impennacchiano la cornice inferiore della cavea con il loro verde ora fermo, ora ondeggiante; il bosco finto sono oltre cento tronchi che costituiranno la scenografia dello spettacolo, arrivati dal Friuli, parte minima di quel che..

Il Palermo delle beffe
Ora cacciano il mister

Allora ditelo che è “Scherzi a parte”. Se i famosi “dettagli da limare”, in contesti diversi da Palermo e dal Palermo, sarebbero garanzia di affidabilità a concretezza, qui sono la rappresentazione del grottesco. Con padroni che fanno orecchie da mercante e compratori di una lunga lista – arabi, cinesi e americani in testa – costretti a rassegnarsi. La storia recente è piena di finte sgasate e frenate brusche. Di compra e di recompra. Brodaglia buona per scriverci dei pezzi, ma inutile agli occhi del tifoso. Che ancora spera nella normalità. Di questo passo rischia di rimanere un sogno, tutt’al più una visione. Anche l’ennesimo passaggio di consegne – ma sarebbe lecito interrogarsi sulla natura del tentativo – si è arenato su alcuni dettagli da mettere rigorosamente a punto. Entro pochi..

Che bel museo,
sembra un teatro

"Sembra lo Spasimo", si sente ripetere a Palermo su Notre Dame scoperchiata dall’incendio. Notre Dame sarà comunque ricostruita con la vagonata di milioni che sta arrivando dal cuore compassionevole del mondo ricco, e forse poco importa se in cinque anni come promette Macron, che è un politico, o in cinquanta, come prevedono le più Cassandre tra gli esperti: comunque sarà ricostruita. Lo Spasimo no, probabilmente è bello così com’è, con il sommacco che si staglia verso la vetta dell’antica chiesa (c’è ancora il sommacco? è un po’ che non vado) ma è stato uno dei simboli di quella che un mio illuminato caporedattore, Mario Genco, chiamava «l’estetica del rudere» nella cui lista era iscritto anche il Teatro Garibaldi, e qualche altro sito ripescato sì dal degrado, ritornato sì a pubblica..

Privat, una continua
istigazione ad amare

C'è il mare dei Caraibi nella musica di Gregory Privat, con il suo moto impetuoso e incessante, con la sua brezza delicata e salmastra. Ci sono gli improvvisi scrosci di pioggia e il vento, l’aliseo, che sferza e percuote la terra. Ci sono i profumi speziati e i colori della sua Martinica, isola aspra e lussureggiante. C’è il giallo del sole, rabbioso e rovente. E c’è l’immenso e sconfinato azzurro del cielo, con la luce e la porpora di tramonti ruggenti, con il rosso ruvido di passioni che nessuno riesce a spegnere. E’ come un vaso di Pandora la musica di questo artista francese-martinicano, che arriva dalle Antille. Se lo scoperchi viene fuori tutto ciò che lo abita, ogni battito e ogni sussulto del suo cuore. “Rivelazione jazz dell’anno” nel..

Siracusa, una mostra
di pessime figure

Ultimo post sulla Crocifissione di Sant'Andrea. Prometto (e spero). Finisce nel segno del refuso, dell'errore, fors'ancora dell'equivoco una delle settimane più nere per l'immagine dei beni culturali siracusani. Una mostra - che auspichiamo finalmente giovedì apra i battenti - che poteva essere evento culturale di grande interesse, è stata trasformata in una pochade da una straordinaria compilation di errori e di "pezze a colori" per cercare di coprirli. Alla fine, anche per l'esigenza di sistemare le disordinatissime carte, l'inaugurazione è stata spostata. Ne ha dato notizia ieri la soprintendenza che ha pubblicato sulla sua pagina FB un comunicato di cui esibiamo la foto (non si sa mai, in questa storia le pagine web cambiano assiduamente) che comincia con la apodittica affermazione: "Per una crocifissione di Sant'Andrea" la celebre opera di..

Gerenza

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