Storie strabilianti
della casa dorata

Quando era capo delle cronache regionali al «Giornale di Sicilia» Nonuccio Anselmo aveva un gran bel da fare con le nove province dell’Isola dove, specie tra gli anni ’70 e ’80, un bel po’ di turbolenza malavitosa c’era. Eppure niente lo affascinava quanto le piccole storie, le curiosità, certe stramberie. Venne a sapere, ad esempio, da un corrispondente di un piccolo paese dell’Agrigentino, che c’era un tizio che girava da giorni per le strade con una «500» annunciando attraverso l’altoparlante piazzato sul tettuccio l’imminente fine del mondo. Pubblicò una ventina di righe ma era chiaro che voleva mandarci un inviato per capire chi, come e perché. Purtroppo, assurto agli onori pur se fulminei e anonimi della notorietà per quella che era poco più di notizia «in breve», il profeta con..

Una sophisticated lady
in concerto al Brass

"Less is more" recita una massima di Mies van der Rohe, grande architetto e designer tedesco. E Alessandra Mirabella venerdì sera deve aver fatto sue queste parole. Perfetta padrona di quella immaginaria casa della musica che è il Blue Brass di Santa Maria dello Spasimo, ha intrattenuto la platea con un concerto molto appassionato, una fantastica conversazione fatta di toni appena sussurrati e mai eccessivi, di sonorità intense ed eleganti; si è abbandonata alle note del jazz, dello swing e della bossa nova con una performance raffinata, di grande seduzione e gradevolezza. Un pubblico particolarmente attento ha assaporato ogni istante di una esibizione il cui tema dominante era l’amore, declinato in tutte le sue croci e le sue delizie; e si è anche lasciato inebriare dalla sensualità di una voce..

Un figlio da acquistare
anche in 72 comode rate

Pensavo fosse la pubblicità della Bmw, sapete quelle pubblicità che fai un bel finanziamento e ti porti a casa la macchina dei tuoi sogni con comode rate da 114 euro al mese iva inclusa. Ero fermo al semaforo e c’ho messo un po’ per capire che non di concessionaria automobilistica trattavasi ma di un centro, il ben noto centro Andros, specializzato in fecondazioni assistite. E che il finanziamento strombazzato si riferiva proprio al figlio che non hai, non puoi avere e vorresti. Il figlio da scomputare con le cambiali, quelle che qui al bar abitualmente uso per pagare l’abbattitore del gelato o la vetrina delle bibite. Non so voi, ma trovo qualcosa di enormemente dissonante in questa réclame che mette accanto, con una nonchalance grottesca, la fecondazione assistita e il..

Le colazioni parallele
a Roma e a Palermo

"Teso’, che tte prendi?". Lei è tracagnotta e sorridente. Sfoggia inquietanti unghie quadrate metallizzate. Si sporge dal bancone d’acciaio e mi fotografa col suo sguardo fiero, su una faccia tonda, da romana purosangue. Sono le 08,30 di un qualsiasi giorno, in un qualsiasi bar del centro della Capitale. "Boinciorno, Lei ddesidera?". Alla stessa ora, in un qualsiasi bar di via della Libertà, a Palermo, un ossuto ragazzo bruno, con un naso importante e la fronte bassa e lucida, fa volteggiare le sue lunghe dita sul bancone di maiolica. Il tintinnio delle tazze è lo stesso, l’odore di caffè e delizie alla crema, pure. Cambiano nomi e modi. Maritozzi contro briosce, cornetti contro iris. Torta della nonna contro torta Setteveli. Ginseng contro granita di gelsi. "Tu" contro "Lei". Insomma, due universi..

Il Palermo e i tifosi
del tempo scaduto

Non vedevo una sollevazione popolare così compatta e massiccia, per le sorti del quasi defunto Palermo Calcio, dai tempi della finale di Coppa Italia a Roma contro l’Inter. Ma guarda un po’ i palermitani che riscoprono il fascino delle gloriose maglie rosanero, certo a tempo scaduto però insomma è già qualcosa. Sui social impazza la polemica, toglieteci tutto ma non il Palermo. Però mi chiedo: quanti sono, davvero, coloro che possono fregiarsi della titolarità piena di questa protesta? Pochi, giusto qualche migliaio di tifosi, cioè quelli che hanno sempre continuato ad andare allo stadio anche in mezzo a campionati sgangherati, contro squadre sgangherate, con giocatori sgangherati, un numero per niente rappresentativo di una città intera, a meno che non si voglia rimestare nella solita stucchevole retorica della Palermo orbata della..

Un’orchestra jazz
di preziosa favola

Il filosofo cinese Confucio sosteneva che la musica produce un tipo di piacere di cui la natura umana non può fare a meno. Elencava le emozioni che quei toni e quei timbri riescono a suscitare nell’animo della gente e spiegava perché suonare uno strumento è un esercizio divertente: procura molti benefici al cuore e alla mente, coinvolge i sensi e invita costantemente a tenere alto e piacevole il ritmo della vita. Divertimento e passione. Sono gli stessi sentimenti che, certamente, si respiravano sabato sera al Real Teatro Santa Cecilia in occasione del debutto della Brass Youth Jazz Orchestra, un ensemble di cui fanno parte giovani talenti tra i quindici e i ventisette anni provenienti da ogni parte della Sicilia; un progetto fortemente voluto dalla Fondazione The Brass Group. Il concerto,..

Catania e i suoi inganni
con Monica Guerritore

Il teatro, grande gioco degli inganni, del far finta di essere altri, di vivere in un mondo immaginario: è il leit-motiv della nuova stagione dello Stabile di Catania, anno secondo dell’era Laura Sicignano, direttrice del teatro pubblico etneo insediatasi “in corsa” nel febbraio del 2018. Il primo cartellone tutto a sua firma, dunque, «Meravigliosi inganni» il titolo. Una stagione complessa come «complesso è il nostro tempo e dunque anche il teatro che lo rappresenta – dice la Sicignano – felicemente strabico tra passato e futuro, meticcio e contaminato come lo scenario globale, inclusivo, capace di partire dalle radici per parlare al presente. Il teatro si trasforma come la società che lo esprime. E’ dionisiaco: muore e rinasce rinnovato». Tredici i titoli in abbonamento. Cinque le produzioni e coproduzioni. Si inaugura..

Da Elena a Le Troiane
I debutti al teatro greco

Con Antonio Calbi è così. Inutile prepararsi le domande perché tracima, esonda, straripa, trabocca. E dunque, gioca d’anticipo, previene, in quel che dice c’è già la risposta a quel che avresti voluto chiedergli subito dopo. Non c’è il tempo, ad esempio, per domandare al neo-sovrintendente dell’Istituto nazionale del dramma antico, se il passo dall’oro degli stucchi dell’Argentina (ha diretto il Teatro di Roma fino a pochi mesi fa) al bianco delle pietre millenarie della cavea greca di Siracusa sia stato lungo, che lui ha già intavolato un ragionamento sul fatto che entrambi i luoghi sono stati, come simboli architettonici, il parlamento sociale delle due città, là dove si è esercitata l’arte della polis. Certo, qui sul colle Temenite siamo al quinto secolo avanti Cristo, mica nel Settecento, siamo alle radici..

Sciascia e il suo amore
per le stampe e i dolci

La passione di Leonardo Sciascia per le incisioni era forte e profonda. Xilografie, litografie e, soprattutto, acqueforti, hanno influenzato la sua opera e la sua vita. Per questo, nel 1998 è stato istituito Il Premio internazionale Leonardo Sciascia Amateur d’estampes. Biennale internazionale di grafica d’arte fondata dall’associazione Amici di Leonardo Sciascia e dalla Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli di Milano. Il premio, negli anni, si è affermato come uno dei più importanti appuntamenti della grafica d’arte contemporanea. E a Palermo, dal 3 al 29 maggio, Palazzo Belmonte Riso, ne ospita la nona edizione, con l’esposizione di diversi artisti. Su Sciascia scrittore e politico è stato scritto davvero di tutto. Sull’uomo appassionato di opere d’arte molto meno. Per accorgersi, però, di quanto l’intellettuale fosse attento all’arte, basterebbe leggere alcuni tra..

Audrey, la bella icona
venuta da Hollywood

Oggi Audrey Hepburn avrebbe compiuto novant'anni, e non c'è giornale, sito, rete televisiva mondiale che non la celebri. Perché era bella (nel 2006 un sondaggio mondiale della rivista "New Woman" la incoronò come la donna più bella di tutti i tempi) e soprattutto elegante, di quella grazia irraggiungibile a tantissimi ma non sfacciata, dunque solo ammirevole. Perché era buona (persino in privato, dice chi la conosceva nei lunghi anni del soggiorno romano come moglie del chirurgo Dotti) e impegnata seriamente nel sociale: profuga di famiglia aristocratica olandese, era stata una staffetta partigiana da ragazzina e ambasciatrice dell'Unicef in età adulta, sempre votata agli altri perché, come ricorda un nuovo libro della Sperling&Kupfer che riunisce i suoi aforismi e le sue riflessioni come va molto di moda oggi, "nel diventare più..

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