Studenti raccomandati?
Il grottesco dell’antimafia

Dalle indagini su presunte raccomandazioni per far partecipare un gruppo di ragazzini alla commemorazione ufficiale della strage Falcone, tramite la stessa fondazione, vengono fuori due spunti che ci danno un’idea dello stato di salute dell’antimafia militante. Da un lato l’obiettiva vaporosità di un’indagine sull’inclusione di una scuola nelle manifestazioni per l’anniversario di Capaci. Magari ci sarà dietro un “disegno criminale” di chissà quale livello, ma al momento è davvero difficile gridare allo scandalo. E’ vero che la procura di Caltanissetta ha le mani su un’inchiesta complicata che rimanda, in modo più che evocativo, al buio passato delle talpe, ma forse puntare all’effetto non è la strategia migliore coi tempi che corrono. Dall’altro siamo dinanzi a più di un segnale che ci dice di smetterla con la prudenza quando ci si..

Battimani e imposture
per la prof sospesa

Ho assistito in silenzio, quasi impassibile, all’ondata di sdegno seguita alla sospensione della professoressa Dell’Aria per il video realizzato con i suoi alunni. Ho assistito in silenzio, quasi impassibile, alla rivolta social, alla gogna senza contraddittorio, alle minacce, ai frizzi e ai lazzi, ai teatrini, a comparsate e beatificazioni, ai comunicati stampa, ai baci e agli abbracci, ai dotti editoriali. Ora che la burrasca è lontana esco dal mio letargo e pongo alla professoressa dieci domande (che poi scrivendo sono diventate 14) con nessun altro intento che non sia quello di capire, di comprendere, di entrare dentro alle cose, di sviscerarle, di ragionarle. Fuori da logiche da giustizia sommaria. Eccole. 1. Gentile professoressa, da docente di Storia, per lei il decreto sicurezza è paragonabile alle leggi razziali o no? 2...

Il sovranismo dell’io
e la rima dell’asino mio

Le nostre mamme erano categoriche, soprattutto quando si trattava di lettere o bigliettini. "Ricordati: tu vieni dopo. Prima tutti gli altri. Dopo "io"". E noi scrivevamo compiti: "caro Xxx, la mia amica Yyy e io saremmo tanto felici se volessi partecipare alla nostra festa di compleanno". Poi sono arrivati i social, i selfie, la politica dell'uno vale uno e che anzi io vengo prima. La maleducazione come fatto e vanto trasversale. E noi siamo diventati "io prima di tutti". Lo leggete sui testi di Instagram, redatti in inglese nella speranza di acchiappare un follower in piu': "me and my friend". Io e il mio amico. Lo leggete sui post di Luigi Di Maio (non in quelli di Salvini, troppo furbo). "Trump thinks the D-day is about him", ironizzano i giornali..

Libri, editori e autori
Benvenuti alla Marina

Nella città del drink & food, c’è anche il book che tira. «Una Marina di libri» sta a testimoniarlo. E’ una festa più che un festival, è una rassegna più che una fiera e se riuscirà a non perdere questi connotati che la fanno colta ma anche leggera, educativa ma non pedante, divulgativa ma non troppo commerciale (certo, i libri bisogna pur venderli) – se riuscirà a non farsi inghiottire dalla solita grandeur di cui Palermo è ammalata, se saprà resistere al virus dell’eventismo di cui qui s’ammanta perfino un torneo di Monopoli, avrà svolto bene il suo compito. Grazie a questa sua natura è riuscita ad arrivare alla decima edizione che inaugura oggi all’Orto Botanico dove resterà fino a domenica prossima. Stand di varie case editrici, dalle più blasonate..

I cafoni del Quirinale
e gli abitini in nero

Fosse stato solo l'abito da mezza sera di pizzo, schiena scollata, volants sulle spalle, indossato a mezza giornata da Virginia Saba, la signorina che accompagna il vicepremier Luigi Di Maio nel ruolo di fidanzata. Fossero stati solo gli stivali leopardati di Barbara Palombelli (non possiamo crederci: una signora di così buona educazione, una giornalista così in gamba); fosse stato solo il tripudio di nero, erroneamente considerato un passepartout, delle mogli dei nuovi notabili, incerte e spaesate, e delle ex ministre insicure di sé e mal consigliate. Il ricevimento al Quirinale per la Festa della Repubblica, un tempo ambitissimo dai banchieri e dai grand commis che restavano a Roma anche oltre al data dell'annuale relazione del governatore della Banca d'Italia, ora ne è rifuggito come la peste. C'è un limite anche..

Classi subalterne?
Che post sciagurato

Non ho votato per la Lega. Non ho votato per Salvini. Ma in qualche modo, per percorsi mentali che non saprei nemmeno spiegare, solidarizzo con “la classe subalterna” che secondo Gad Lerner, autore di un post sciagurato, ha votato per l’una e per l’altro. Non ho votato per Salvini né per la Lega ma mi tengo alla larga dal razzismo di certa sinistra, di certi giornali, di certi elettori, secondo i quali chi vota Lega è un analfabeta buzzurro che si esprime a gesti, che legge solo i libri con le figure, che picchia le mogli, non manda i figli a scuola e guarda solo il cinepanettone il 25 dicembre, dopo rutti e libagioni. Il vostro amato Gad Lerner è addirittura riuscito ad andare oltre, con un post che trasuda..

Il miraggio dei territori
scoperti da Di Maio

"Ora più attenzione ai territori", dice Luigi Di Maio all'indomani della delusione europea. I territori. Quali territori? Forse Di Maio dimentica che nella galassia del M5S non esistono territori. Esiste piuttosto una sconfinata prateria virtuale dove tutto avviene dietro un monitor di un pc o di uno smartphone e in cui la partecipazione non va oltre un clic. Certo, qualche sede i grillini qua e là l'hanno aperta. Sedi che il più delle volte finiscono per trasformarsi in circoli ricreativi per gli sfigati del quartiere o del paese. E poi le strutture politiche, le gerarchie. Quelle, per esempio, nel M5S non esistono proprio. 'Uno vale uno', ricordate? Tutti fanno riferimento al capo politico, Di Maio. Tutti - pure l'ultimo attivista di Vattelapesca - hanno in rubrica il numero di cellulare..

Da Cannes ad Amici
Vittorie e smarrimenti

Almeno una soddisfazione a Cannes ce la siamo tolta: se proprio Bellocchio-Favino non hanno convinto la giuria con il loro Buscetta, il regista coreano lanciato sul gradino più alto del podio, Bong Joon-ho, ha confessato il suo più grande desiderio (secondo solo alla Palma d’Oro, ovviamente): conoscere Gianni Morandi che nella scena finale del suo Parasite, il film vincitore, il cineasta omaggia con In ginocchio da te. Sono soddisfazioni. Occhio ai prossimi post dell’ex ragazzo di Monghidoro su facebook. Adesso pare tocchi al distributore italiano della pellicola coronare questo sogno sempre che la sua impresa sia però coronata da successo: e cioè vedere il film approdare nelle nostre sale per restarci qualche giorno in più rispetto agli spicci di calendario di solito concessi ai titolati titoli d’Oriente che, come d’abitudine,..

Biglietteria d’arte
all’Orto Botanico

La frutta come manifesto di una rivoluzione verde globale. Il duo di artisti statunitensi, Fallen Fruit (nome scelto da Austin Young e David Burns) è tornato a Palermo, dopo il successo del loro Teatro del Sole, progetto site-specific realizzato all’interno di Palazzo Butera. E’ stata l’opera più fotografata della biennale d’arte europea Manifesta 12 tenutasi l’anno scorso nel capoluogo siciliano. Gli artisti avevano ricoperto con la loro caratteristica carta da parati una delle stanze barocche del palazzo e avevano realizzato una Public Fruit Map che localizzava gli alberi da frutta della città. La mappa era parte di Endless Orchard, progetto globale in fieri che si propone di individuare la presenza urbana di frutti commestibili – e disponibili gratuitamente - nelle città di tutto il mondo. Austin e David sono di..

Il pittore degli angeli
nei cieli alti della tv

Saranno gli angeli che lo guidano e lo proteggono, saranno il suo genio e la sua intelligenza, sarà la sua faccia di bambinone tenero, fatto sta che quest'uomo incanta anche quando parla e racconta la sua incredibile storia. E a vederlo, sembra ci sia nato in uno studio televisivo, davanti alle telecamere. Non lo tradisce l'emozione, non lo imbarazzano le domande e anzi, la sua loquacità conquista con quella voce che la sordità e la dislessia hanno reso affabile. Ho scoperto Marck Art, il pittore degli angeli, per caso, e non appena mi ha raccontato la sua storia mi ha stregato. L'ho tratteggiato qui su "Buttanissima" e la narrazione della sua vita strepitosa ha affascinato anche il capo autore di "Uno Mattina in famiglia" di Rai Uno, Giovanni Taglialavoro, agrigentino..

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