La deriva della scuola
che non sa più parlare
ai suoi ragazzi
di Giandomenico Vivacqua
A settembre, Giovannino comincerà a frequentare la prima classe del Liceo Classico, quella che per molte generazioni, compresa la mia, era la "IV ginnasio". Per noi, del resto, non esisteva il dirigente scolastico, con i suoi affanni burocratico-aziendali; al suo posto c'era una figura ottocentesca chiamata "preside", o per meglio dire "signor preside", un concentrato naturale di autorevolezza e di buon senso, cui era chiesto di dare un'impronta e un orientamento alla comunità scolastica, senza la necessità di asfissianti, martellanti richiami all'ipertrofica decretazione del ministero. In un certo senso, i giovani italiani di allora ritrovavano nella scuola una famiglia più grande, senza il familismo, capace di promuovere ascensioni di merito attraverso le classi in cui era, ed è ancora, stratificata la società del nostro paese. Temo che questo meccanismo si..