Estate in musica
Si riaccende
la luce del jazz
Roberto Alajmo, ne “L’estate del ‘78” scrive che “bisognerebbe provare a stilare una specie di repertorio delle Gioie Irrecuperabili. Quel genere di piaceri che non siamo in grado di cogliere sul momento, e di cui ci rendiamo conto solo qualche tempo dopo, quando ormai sono impossibili da conseguire o riprodurre”. Se dovessimo stilare un elenco delle gioie e dei piaceri della cui importanza ci siamo resi conto solo nel momento in cui eravamo costretti a farne a meno, mentre vivevamo i nostri giorni, per usare le parole di Baudelaire, “sotto il cielo quadrato” dei nostri appartamenti, immersi nell’atmosfera cupa e penitenziale della quarantena, certamente una delle gioie di cui abbiamo sentito la mancanza è stata la possibilità di recarci in una delle magnifiche location che la nostra città ci offre..