Dietro quelle scuse
c’è solo un calcolo
peggiore della gogna
"Senti, Cozzamara, scusa. Dieci minuti fa circa ho ammazzato tua moglie. Abbi pazienza, scusa… gli ho detto scusa. S'è incazzato!". Leggendo le scuse di Luigi Di Maio sulla vicenda dell’arresto dell’ex sindaco di Lodi viene in mente la scena del film “Johnny Stecchino”, quando Johnny racconta di avere ucciso per sbaglio la moglie del boss suo acerrimo nemico. “Ho contribuito ad esacerbare il clima”, dice oggi l’attuale ministro degli Esteri. E che sarà mai. Abbi pazienza, ha chiesto scusa Di Maio. “I diritti sono diritti”, dice ancora, completando così il suo personale percorso: da fervente rivoluzionario che doveva azzerare i costi della politica a primo professionista della politica che dalla politica trae i suoi mezzi di sostentamento. Un percorso parallelo a quello del suo Movimento 5 Stelle, diventato ormai a..