Dietro quelle scuse
c’è solo un calcolo
peggiore della gogna

"Senti, Cozzamara, scusa. Dieci minuti fa circa ho ammazzato tua moglie. Abbi pazienza, scusa… gli ho detto scusa. S'è incazzato!". Leggendo le scuse di Luigi Di Maio sulla vicenda dell’arresto dell’ex sindaco di Lodi viene in mente la scena del film “Johnny Stecchino”, quando Johnny racconta di avere ucciso per sbaglio la moglie del boss suo acerrimo nemico. “Ho contribuito ad esacerbare il clima”, dice oggi l’attuale ministro degli Esteri. E che sarà mai. Abbi pazienza, ha chiesto scusa Di Maio. “I diritti sono diritti”, dice ancora, completando così il suo personale percorso: da fervente rivoluzionario che doveva azzerare i costi della politica a primo professionista della politica che dalla politica trae i suoi mezzi di sostentamento. Un percorso parallelo a quello del suo Movimento 5 Stelle, diventato ormai a..

Quando una donna
finisce in fuori gioco

Il calcio non mi interessa più. Da anni. Tanti. Seguo con pacato distacco le vicende del campionato. Giusto per sapere chi lo ha vinto. Questo è tutto ciò che rimane di un antico amore. Però, quando vedo una donna giocare a calcio, provo una sensazione di autentico malessere. Avete presente il raschio delle unghie su una lavagna? Uguale. Naturalmente mi sono interrogato sulle ragioni di questa mia, irrazionale, ingovernabile, ed autentica reazione. E così mi sono ricordato di averla provata qualche anno fa quando ho visto una donna che sputava per terra. Un gesto schifoso ed incivile, piuttosto frequente tra gli uomini, che però non esito a definire immondo se fatto da una donna. Non so per quale motivo, ma ci vedo un “disvalore aggiunto”. Ecco, mentre scrivo, mi viene..

Il bello della moda
che torna in presenza
Dimostra Giorgio Armani

L’Italia si tinge di giallo, a tratti di bianco, e dà il via alle riaperture. Siamo invasi ormai da questa notizia rincuorante attraverso tutti i mass media e, così, anche la moda, un settore come molti costretto ad annullare gli appuntamenti tradizionali, le fashion week, nella maniera a cui eravamo abituati, si accinge con ottimismo alla riapertura del fashion system. A inaugurare per primo il nuovo inizio sarà Giorgio Armani, tra l’altro fu tra i primi a chiudere tutto nel pieno della pandemia nel 2020 per salvaguardare la salute dei propri invitati, e tornerà a sfilare in presenza. Un ottimo segnale per la moda, per l'economia e per l'umore di tutti. Ma anche una decisione ben ponderata, a seguito dell’attuale miglioramento della situazione sanitaria. Fanno sapere dalla casa di moda,..

Cefalù: premi speciali
per 6 registi esordienti
al Festival del Cinema

In occasione della settimana di studi dedicata a Gian Maria Volontè il Festival del Cinema di Cefalù premia i registi esordienti con alcuni premi speciali. Per il cinema di animazione il premio speciale va a «Un Quore sbagliato» diretto dalle siciliane Nicoletta Manno, Chiara Loiacono, Elena Tham Basilico. E’ una storia ispirata al libro di Gianni Rodari "Il libro degli errori". Un bambino e il suo insegnante imparano una lezione importante: un errore grammaticale può creare grossi problemi, ma anche una correzione fatta nel modo sbagliato può causare paure insensate. Per la sezione dedicata ai documentari il premio speciale ai registi esordienti va a due lavori. Il primo dal titolo « Chjianu chjianu» è diretto da Martina Raschillà e Aldo Albanese l’altro documentario «The Golden Town» è diretto dal siciliano..

La crisi dei depuratori
Il mare siciliano
intasato dagli scarichi

A proposito di gestione dei depuratori e dei rifiuti in Sicilia. È inaccettabile l’immobilismo e l’incapacità della politica regionale e locale nell’affrontare l’emergenza rifiuti e depuratori. Non è ammissibile che la Sicilia a vocazione prevalentemente turistica sia eternamente commissariata per lo smaltimento insufficiente degli scarichi fognari e ancor più grave che debba pagare una multa di 80 mila euro al giorno all’Europa. Nonostante gli sforzi del commissario governativo, nominato a seguito della procedura d’infrazione comunitaria, il problema sembra non risolversi. Nel corso dell’ultima audizione in commissione Ecomafie, purtroppo, sia Arpa Sicilia che la Guardia di finanza isolana hanno denunciato un quadro inquietante, dove la maggior parte degli impianti, quando funzionano, si occupano solo del “pretrattamento” dei reflui, che poi vengono sversati a mare attraverso condotte sottomarine. Nelle acque che lambiscono..

I giudici, Salvini
e l’ala di Baudelaire:
un teatrino vergognoso

Salvini mi sta sommamente sui cabasisi, ho il massimo disprezzo per le sceneggiate che faceva con i poveri migranti “parcheggiati” sopra le navi ad usum propagandistico e celodurista con i più deboli, ma ho sempre pensato che accusarlo di sequestro di persona da ministro degli interni sia stato un discutibilissimo sconfinamento del potere giudiziario dentro il potere esecutivo. Accusare solo lui e non – innanzi tutto – anche Conte (mentre tutti ricordiamo che non c’erano distinguo all’epoca nel Governo e che il Presidente del Consiglio dei Ministri, peraltro un giurista, avrebbe ben potuto impedire che un membro del suo governo perpetrasse un reato) mi sembra una lettura partigianissima dei fatti e una interpretazione “militante” del ruolo del magistrato. Adesso che per fatti sostanzialmente identici (ma certamente in punta di diritto..

Livatino diventa beato.
Quando la parola è al
servizio della legalità

Oggi, nella cattedrale di Agrigento, Rosario Livatino sarà proclamato beato. La Chiesa ha riconosciuto che il giovane magistrato, ucciso dalla mafia nel settembre del 1990, ha subito il martirio “in odio alla fede” e pertanto lo eleva, come usa dirsi, agli onori dell’altare, lo propone come straordinario testimone dei valori evangelici che fortificarono il suo senso del dovere e il suo ruolo di tutore della legge. Dopo Giuseppe Puglisi, la Chiesa siciliana indica un’altra vittima della criminalità organizzata come modello al quale ispirarsi, e insieme consolida una precisa scelta di campo, ribadendo l’assoluta incompatibilità tra l’insegnamento evangelico e la violenza, tra la partecipazione alla vita religiosa e l’appartenenza a quella che un tempo veniva chiamata “l’onorata società” o semplicemente l’indifferenza nei suoi confronti. Da molti anni la realtà ecclesiale è..

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