In morte di un boss. S’apre la danza su complotti e misteri
Ora che la morte ha sigillato per sempre i suoi occhi indemoniati, ora che il cancro gli ha devastato il corpo e gli ha stroncato gli ultimi furori mafiosi, ora che le tre donne chiamate al capezzale dell’agonia – la sorella, la nipote e la figlia ribelle – si preparano ad accompagnarlo al cimitero senza nemmeno la benedizione di un prete, ora che la giustizia chiuderà per sempre un fascicolo di nefandezze rimasto aperto per oltre trent’anni, chi si ricorderà di Matteo Messina Denaro, killer e boss di Cosa nostra, accusato di avere fiancheggiato, nella terribile stagione delle stragi, i sanguinari corleonesi di Totò Riina? Parce sepulto, verrebbe da dire. Ma non sarà facile per nessuno stendere un velo di misericordia sulle sue imprese criminali. Non lo permetteranno i familiari..