La preside che ha fatto rinascere la scuola dello Sperone

Antonella Di Bartolo è figlia di Palermo, cresciuta tra la passione per l’inglese, le stragi di mafia del ’92 e l’omicidio di Padre Puglisi. Dieci anni fa arriva fresca di concorso allo Sperone scegliendo l’incarico di preside in un luogo da cui in molti si sarebbero tenuti alla larga. Uno dei quartieri più difficili della città, affacciato sulla Costa Sud, quel luogo prediletto dai palermitani prima ancora di Mondello, cinquant’anni fa. Nel giro di dieci anni Di Bartolo riduce la dispersione scolastica dal 27 all’1%. Allo Sperone, l’unica certezza è la criminalità. Un quartiere piazza di spaccio tra le più grandi del Sud Italia. Ma questa per fortuna è un’altra storia. Allo Sperone, oggi, anche l’Istituto “Sperone-Pertini” è una certezza. “Questo quartiere mi ha fatto diventare adulta”, dice Antonella, con..

La triplice sfida per l’Occidente:
energia, migranti, terrorismo

In termini diretti non c’è alcuna connessione tra ciò che sta accadendo in Israele e in Ucraina, nel senso che non c’è Putin dietro l’attacco di Hamas. Del resto, Israele si è mossa in modo particolarmente prudente in questo lungo anno di guerra in Ucraina. Pur schierandosi per il sostegno a Kiev ha evitato di mandare armi, con un occhio alle comunità ebraiche in Siria. Però, pur non essendoci un rapporto diretto, le due vicende si incrociano, determinando uno scenario inedito: se la guerra del Kippur ebbe riflessi internazionali enormi, a partire dalla crisi petrolifera (ricordate in Italia le targhe alterne), questa vicenda si aggiunge a una guerra nel cuore dell’Europa. Destabilizzando un mondo già sufficientemente destabilizzato. Continua su Huffington Post

In guerra e sotto shock, Israele
rivive l’incubo di Yom Kippur

Israele è in guerra, come ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo l’operazione “Alluvione al-Aqsa” lanciata da Hamas questa mattina nel sud del Paese a cui l’aviazione israeliana ha risposto in maniera massiccia nelle ore successive. Ma Israele è anche un Paese sotto shock. Lo dicono i numeri di razzi e droni (questi ultimi sono un insegnamento della guerra in Ucraina) lanciati, di località sotto assedio, di morti, feriti e ostaggi - compresi alti ufficiali israeliani - portati a Gaza, senza dimenticare l’incalcolabile quantità di infiltrati. Lo dicono i giornali locali, che denunciano il più grande fallimento dell’intelligence israeliana negli ultimi cinquant’anni. Lo dicono i paragoni che vengono fatti: c’è chi parla di 11 settembre e chi della guerra del Kippur, scoppiata 50 anni e un giorno fa, di..

Se la vittima di uno stupro si mostra su Instagram

La vicenda è una, ma il racconto è duplice. Da una parte la cronaca dei giornali che per legge, e per pudore, cercano di tutelare l’intimità della vittima. Dall’altra il racconto minuto per minuto della stessa vittima, una ragazza di 19 anni che rimane incollata al cellulare anche nei momenti più drammatici. Riversa sui suoi lettori ogni dettaglio, ogni umore, ogni sentimento. Persino se stessa, col suo nome e le sue foto. È la liquefazione dei freni inibitori, mentre la ragione tenta di resistere sull'orlo del precipizio. Ci sono sette ragazzi sotto inchiesta a Palermo. Devono difendersi dall’accusa di avere abusato, a turno, di una loro coetanea incontrata in una serata di malamovida, spinta a bere alcol e infine condotta in un luogo appartato della città. In una storiaccia da..

Mattarella su Kiev è molto più
maturo della Nato e dell’Europa

Ci voleva Sergio Mattarella a ricordare, nel corso del vertice di Arrajolos a Porto, i fondamentali di questa storia: il dramma di un popolo, la vera posta in gioco del conflitto in Ucraina e i doveri delle classi dirigenti occidentali. Sono parole forti, quelle del capo dello Stato sulle “vite stroncate, la distruzione, le risorse bruciate in armamenti” e sul il rischio che, senza il doveroso sostegno a Kiev, la guerra avrebbe avuto (e avrebbe) esiti imprevedibili. Non dissimili dal quelli del Secondo conflitto mondiale scatenato, anch’esso, dall’aggressione a un popolo sovrano nel cuore dell’Europa. Continua su Huffington Post

Dalla Bce all’Economist: i “poteri
forti” lavorano Meloni ai fianchi

Non è ancora chiaro quale strategia intenda adottare, o sta già adottando, la premier Giorgia Meloni, certo è che la pressione degli organismi internazionali - quelli che lei stessa in passato ha definito i "poteri forti" - sul Governo italiano e sulla legge di bilancio che si appresta a licenziare stanno gradualmente aumentando. Anche se non desta allarme ma solo attenzione, la risalita dello spread tra buoni del Tesoro e i bund decennali tedeschi a 200 punti base testimonia un crescendo nelle premure che i mercati stanno riservando ai titoli di Stato italiani. Un settimanale di riferimento per gli investitori come l'Economist ha pubblicato un articolo molto duro nei confronti della manovra che la premier e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti stanno acchitando in vista del Consiglio dei ministri di..

Mestre. Salvini incolpa l’elettrico,
ma l’elettrico non c’entra nulla

La crociata di Matteo Salvini contro le auto elettriche va ben oltre il dibattito politico e irrompe nell’incidente di Mestre, dove la caduta di un bus da un cavalcavia ha provocato ben 21 vittime e numerosi feriti gravi. Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti stamane è entrato a gamba tesa sulle ipotetiche cause che avrebbero provocato o quantomeno "non impedito" l’incidente, allontanando il problema del guardrail vecchio e quindi non in grado di svolgere la sua funzione - come testimoniato anche dall’assessore comunale ai trasporti Renato Boraso, che ha dichiarato che "la sostituzione del guardrail era contenuta in un progetto che prevedeva il totale rifacimento dell'intero cavalcavia" - e addossando le colpe alle batterie elettriche del mezzo. "Non è un problema di guardrail” ha sentenziato..

Autobus giù dal viadotto a Mestre
Almeno venti morti e 40 feriti

Una scena apocalittica: la barriera del cavalcavia divelta, un pullman finito giù sulla strada a fianco della ferrovia e che prende fuoco, le urla di chi assiste alla tragedia e di chi a bordo resta intrappolato tra le lamiere accartocciate e in fiamme. Almeno ventuno morti, tra loro due bambini: al bilancio della tragedia si aggiungono 18 feriti. Le vittime sono di diverse nazionalità. A bordo c'erano anche cittadini ucraini, tedeschi, francesi e croati. L'autista era italiano e risulta tra le vittime. Una strage in un incidente che funesta Mestre verso sera. Continua su Huffington Post

Cremonini e Banca Intesa insieme alla scuola dello Sperone

Si è tenuta oggi, presso l’istituto scolastico ICS Sperone-Pertini di Palermo, l’inaugurazione del nuovo campo sportivo polifunzionale grazie al progetto “Io Vorrei” voluto da Cesare Cremonini e sostenuto da Intesa Sanpaolo Assicura, nell’ambito della collaborazione che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha sviluppato sin dal lancio del suo disco “La ragazza del futuro” uscito nel 2022. L’evento di inaugurazione di oggi – che ha visto la presenza di Cesare Cremonini, Mauro Palonta di Intesa Sanpaolo Assicura e della Preside Antonella di Bartolo – ha rappresentato un momento unico di attenzione verso gli studenti coinvolti e il territorio, in una zona della città dove la scuola diventa un importante punto di riferimento. “Io Vorrei” è un progetto ideato da Cesare Cremonini in collaborazione con Giulio Rosk e Intesa Sanpaolo Assicura, con l’obiettivo..

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