Salvini ricambia pelle ma non
scalda più neanche i sovranisti

Si dice che un bravo allenatore di calcio lo si vede da come sa mutare la formazione e il modo di giocare a partita in corso. Più si è lesti a cambiare schema, quando è necessario, e più si è apprezzati dal pubblico (e dal proprietario della squadra). Matteo Salvini non è un allenatore, per quanto gran tifoso del Milan, ma è capo di un partito politico non irrilevante nonché vice presidente del Consiglio nel governo Meloni. Ci si attende da lui una versatilità, o meglio un’agilità nell’adeguarsi alle mutate circostanze della vita pubblica, che invece non figura tra le sue migliori caratteristiche. Il capo leghista ripete sempre lo stesso copione, quello che gli aveva portato fortuna qualche anno fa, ma oggi è ingiallito e persino noioso. L’idea di fondo,..

Van Dyck, una spia fra gesuiti e un quadro di Santa Rosalia

Che ci fa Van Dyck a Roma sotto falso nome nell’aprile del 1621? Mentre tutti lo credono ad Anversa ad assistere la mamma ammalata, il giovane pittore, già celebrato come il più grande ritrattista d’Europa, si nasconde in una modesta casa di Corte Savella, oggi via di Monserrato. Alla sua porta, il giorno di Pasqua, bussa inaspettato il parroco di San Lorenzo in Damaso, sta facendo il censimento annuale delle anime presenti sul territorio. “Scusate il disturbo, vorrei sapere quanti siete nella casa? E voi, come vi chiamate?” chiede all’elegantone che gli sta davanti. Il giovane dall’ovale delicato e i sottili baffi ritorti alla moda dell’epoca, indossa vestiti di buona fattura e ha una grande collana d’oro che ondeggia sulla sua giacca di velluto. Lo invita a entrare, gli stringe..

“Meloni è brava, ma…”. Lunga la lista delle palle al piede

Giorgia Meloni cresce nei consensi, il suo partito invece, Fratelli d’Italia, cala. Di niente, certo. Dello 0,4 per cento secondo l’istituto di sondaggistica Swg. Un nulla, specialmente considerato il fatto che la soglia di errore statistico, in un sondaggio, è del 3 per cento. Tuttavia cala, il partito, benché di un “tanticchia”, come si dice in Sicilia, cioè di poco. Di assai poco. Ma poiché anche un “tanticchia” è qualcosa, o forse significa qualcosa, ecco che quel -0,4 per cento deve far riflettere. E non può essere archiviato, da politici professionisti come quelli che abitano adesso Palazzo Chigi, con una scrollata di spalle o riversando la colpa sulla stampa ostile che monta casi inesistenti intorno al partito di maggioranza relativa. Il fatto è che da una parte c’è la presidente..

I riflettori accesi di Digitrend sulla Sicilia dell’innovazione

“L’Isola che unisce chi vuole cambiare” si è data appuntamento venerdì 24 novembre all’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo, per la giornata conclusiva della prima edizione del Premio Innovazione Sicilia. Il progetto, organizzato da Digitrend e supportato dall’assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana, ha raccolto oltre 200 candidature con altrettante idee imprenditoriali, valutate da un Comitato Tecnico Scientifico e un Board di esperti, con personalità provenienti dal mondo dell’imprenditoria, delle istituzioni e delle università. Il programma della giornata è stato suddiviso in diversi momenti, tra talk e interviste e numerosi momenti per fare networking, che hanno condotto all’annuncio dei vincitori. Focus anche sulla presentazione del giornale “InnovationIsland.it” e la nuova community degli innovatori siciliani. Nel pomeriggio, la premiazione, con il conferimento di riconoscimenti e menzioni speciali. I premi..

La teoria del complotto giudiziario
Ma nessuno segue più Crosetto

Il complotto giudiziario non tira più come un tempo. E' diventato una specie di B movie della politica. Crosetto viene lasciato sostanzialmente solo nel centrodestra. Mentre l'opposizione si divide sul posto in cui accertare i fatti: Copasir, Antimafia o Procura? Quando era Silvio Berlusconi a denunciare i disegni delle toghe rosse, una batteria di comunicati stampa ne accompagnava le esternazioni. Ora che Guido Crosetto evoca in un'intervista al Corsera l'opposizione giudiziaria come il solo elemento che possa impensierire il governo, neanche uno straccio di supporto. Neppure dal suo partito. "Non ho seguito, sono in Toscana...", glissa Giovanni Donzelli, raggiunto telefonicamente. Non scende in campo, lui, come tutti gli altri colonnelli meloniani. Tace il governo, e in primis la presidente del consiglio Giorgia Meloni. Neppure dal ministero della giustizia arrivano prese..

Stasera Salvo Sottile in prima serata con Far West su Rai3

Salvo Sottile torna alle origini. Al giornalismo d’inchiesta che richiede passione, curiosità e una buona dose di coraggio. Lo fa stasera, quando su Rai 3 è fissato l’esordio di “Far West”, la nuova trasmissione che arriva in “luoghi dove lo Stato non arriva e i furbi la fanno da padrone”. Sottile, reduce dai grandi ascolti de ‘I Fatti Vostri’ torna a calcare la scena del prime time dopo l’esperienza di ‘Prima dell’alba’. Lo fa con un gruppo di giornalisti reduci da “un’esperienza immersiva”, come racconta il giornalista e conduttore in una bella intervista a ‘Gente’. La prima puntata è dedicata al caso del Mostro di Firenze: “Apriremo una pista alternativa che porta a un nuovo sospettato che potrebbe essere coinvolto dei delitti”. In futuro ci sarà spazio per le “nuove..

Ascesa e declino dei ronzulliani, la corrente rettiliana di FI

Vita breve quella dei ‘ronzulliani’, la corrente più effimera della politica. “Sono come i rettiliani. Non esistono”, dice con una battuta Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e battitore libero: “E neppure i tajaniani esistono. Siamo tutti figli di Berlusconi”. Battute a parte, i figli – elettivi - del Cav sono a rischio diaspora. La staffetta tra Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri segna la fine di un’area politica nata male e tenuta in piedi dalla sola presenza di Silvio Berlusconi. Venuti alla luce con l’insediamento del governo, i ronzulliani si sono dissolti un anno dopo. Ora che Licia ‘ha perso il tocco magico’ - ironizzano nel partito - non c’è più motivo di stare con lei”. Andrà a fare la vicepresidente del Senato al posto di Maurizio Gasparri, se domani alle..

Tregua sulla Striscia. Scambio di
prigionieri fra Israele e Hamas

La prima notizia importante della giornata arriva alle 7 ora locale: si fermano le armi. Si apre una finestra temporale che, precisa Israele, non segna la fine dell'offensiva militare nella Striscia di Gaza. "È la nostra vittoria politica" afferma il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismai Haniyeh, con l'Iran che si affianca: "Coloro che hanno perso sul campo di battaglia perderanno anche nel campo politico". Il secondo momento importante arriva interno alle 17. Da Gaza escono i primi 13 ostaggi israeliani, rilasciati da Hamas, affidati alla Croce Rossa, trasportati in territorio egiziano. “Stanno bene” è il primo responso medico. C'è una sorpresa positiva: escono anche 10 thailandesi e un filippino, grazie a un accordo separato e tenuto all’oscuro fino all’ultimo, raggiunto sull’asse Bangkok-Teheran-Doha. Prelevati da un elicottero militare, torneranno dalle..

Basta chiacchiere. Su Giulia servono tre giorni di silenzio

Altro che un minuto di rumore nelle scuole, qua ci vorrebbero tre giorni di silenzio per tutti. Ma loro – giornalisti, politici, scrittori, cantanti, attori – vanno sparati dove Freud metteva una marcia più bassa, dove Max Weber sostava nella corsia di emergenza. La sorella di Giulia Cecchettin accusa la società maschilista per la morte della sorella uccisa dal fidanzato, ma ecco che un tizio della Lega, un consigliere regionale di Luca Zaia, le risponde dandole della “satanista”, sicché arriva il Pd e pubblica un manifesto in sua difesa: “Giù le mani da Elena Cecchettin”, al che il Giornale risponde dicendo che la ragazza in realtà è pronta a entrare in politica, allora la giurata di “Ballando con le stelle” scende in campo e ribatte su Twitter che è una..

Gerenza

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