Mulé (FI): Niente gogna su Decaro
Il centrodestra si dia una calmata

Giorgio Mulè, lei, a Bari, con chi sta? Sta con la destra “forza forca”, quella contro il sindaco Antonio Decaro, o sta con l’altra, l’ideale, la garantista? “Sto con Silvio Berlusconi, sto con il risorgimento del garantismo. Io non tifo ‘Gogna Italia’. Non raccogliamo le pietre che sono servite a lapidarci”. Da vicepresidente della Camera, deputato di FI, cosa prova nel vedere la destra, la sua, eccitarsi con i fascicoli della procura? “Disagio. A Bari non vanno declamate le parole della procura. Forza Italia porta sul suo corpo le cicatrici del becero giustizialismo. Diamoci una calmata. La destra non cavalchi la tigre. Sia chiaro: io non ammaino la bandiera del diritto, né voglio un uso politico dell’antimafia”. Mulè, mentre stiamo parlando, a Bari, la sua coalizione formula dieci domande a..

Sinfonica, la vendetta di Peria
Sospeso chi criticò la Venezi

La scure di Andrea Peria, sovrintendente della Sinfonica, si abbatte sui tre orchestrali che avevano contestato apertamente, dalle colonne di Repubblica, la conduzione di Beatrice Venezi. “Sospensione dal lavoro e dalla retribuzione per una settimana”. E' questo il provvedimento adottato contro due dei tre professori d’orchestra che il 24 gennaio avevano giudicato la direzione di Beatrice Venezi, assai vicina alle posizioni di Fratelli d'Italia e consulente del ministro alla Cultura Genny Sangiuliano, “non adeguata” e “incoerente con l’esecuzione musicale”. Il terzo se l’è cavata con un solo giorno di stop. Come riporta l'edizione palermitana di Repubblica, ai tre orchestrali si contesta di avere tenuto un comportamento incompatibile con i doveri contrattuali, di avere causato con le loro dichiarazioni un danno di immagine al teatro e di avere incrinato i rapporti..

Altro che mafia, a Bari
il Pd si inguaia da solo

Le polemiche sull’ingerenza del Viminale nella campagna sono acqua passata. Perchè il Pd ci sta pensando da solo a rovinarsi la piazza in Puglia, a tre mesi dalle elezioni europee. Se fino a ieri la notizia era la commissione d’accesso inviata a Bari dal ministro Matteo Piantedosi per valutare lo scioglimento dell’amministrazione comunale, dopo il comizio in piazza di Michele Emiliano, con al fianco il sindaco di Bari Antonio Decaro, il baricentro si sposta in casa dem. Premessa: per il Viminale, a quanto apprende l’Huffpost, non c’è un caso Emiliano. L’aneddoto dal presidente della Regione sabato non entrerà nell’attività della commissione d’accesso, che ha invece un oggetto definito, le possibili infiltrazioni nel comune, in particolare quelle sulla società partecipata che gestisce il trasporto pubblico, l’Amtab. Non c’entra nulla dunque coi..

La giustizia amministrativa in Sicilia è figlia di un dio minore

Il giornalista Sergio Rizzo ha scritto un libro intitolato “Potere Assoluto” che tratta della Magistratura Amministrativa, ed esattamente del Consiglio di Stato, organo di appello dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR). In Sicilia per volontà statutaria (art.23), il Consiglio di Stato ha una sezione staccata, che viene denominata “Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia” Lo stesso scrittore scrive testualmente che “il Consiglio di Giustizia Amministrativa è la più lampante dimostrazione dei danni che lo Statuto Speciale della Regione Siciliana riesce ad arrecare”. Nei primi paragrafi pone i riflettori sul Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, quale organo di appello della giustizia amministrativa in Sicilia e afferma nel preambolo “Sicilians do it better” , palesando alcune anomalie maggiori rispetto al sistema unico nazionale. In realtà nonostante la norma..

Visibilia, la Santanché indagata
per truffa aggravata all’Inps

La procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, oltre che di altre persone nell'ambito del caso legato alla due società, Visibilia Editore s.p.a. e Visibilia Concessionaria s.r.l (da cui Santanché ha rassegnato nei mesi passati le dimissioni). Lo si legge in un comunicato della stessa procura. L'ipotesi è quella di truffa aggravata nei confronti dell'Inps per una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo stato e che dovevano essere utilizzati per la copertura della cassa integrazione dei dipendenti durante il periodo di chiusure legate alla pandemia da Covid-19. Continua su ilfoglio.it

Pulpiti e fuori onda. Ma Fiorello, che è un genio, perdona

Bravo Fiorello, che ha perdonato e si è perfino scandalizzato dello scandalo. Il fuori onda va decisamente riabilitato: per riabilitarlo, va compreso, definito per quello che è. Il fuori onda è, come dicono gli anglosassoni del matrimonio, a shocking invasion of privacy. In due si guadagna un mondo di bene e si realizza il meglio della vita, ma si perde il buon isolamento, quella indisciplinata e naturale tendenza a coltivare l’amor proprio come quando dove si desidera. Se poi quel “due”, con il fuori onda, diventa la comunità degli spettatori, il circolo estesissimo dei guardoni e degli origliatori, il guaio è ancora più grosso, letale. Si manda in onda quel che non doveva andarci, quel che buona educazione e ipocrisia avevano escluso dalla piazza pubblica, si viola l’intima libertà di..

Mafia a Bari. Decaro accusa
la destra e fa mezzo mea culpa

Lo sguardo lucido, l’abbraccio dei fedelissimi. “Ci difendiamo Antonio, non ti preoccupare, ci difendiamo”, gli dicono. Ma per Antonio Decaro è l’ora più difficile. Davanti alle telecamere, il primo cittadino imbraccia i faldoni, mostra le foto, collega i fatti. “E non mi dite che faccio l’ingegnere”, scherza. Con una conferenza stampa, il sindaco prova a fermare le porte scorrevoli della politica pugliese. Il mood “così fan tutti…”, con echi lontani di cozze pelose e campagne acquisti al limite dell’incidibile, il rosso col nero, ma anche il bianco e il verde. Dopo due mandati da sindaco, Decaro aveva immaginato un’altra uscita di scena. Tra poco più di un mese il suo nome sarà tra quelli dei candidati alle europee nella circoscrizione Sud. E invece. Il commiato da Bari viene guastato da..

Lega a picco. Salvini prepara la sua zattera di salvataggio

Roma. E’ insicuro e si inventa “Italia sicura”. Matteo Salvini ha la sua uscita di sicurezza. Se la Lega lo processa e lo pugnala, dopo le elezioni europee, lui lancia un nuovo marchio e un nuovo slogan. Si chiama “Italia sicura” e i militanti lombardi ne parlano come un contenitore in caso di disgrazia. Il logo sarebbe stato depositato dal notaio. E’ “l’opzione Geolier”, il rapper di I p’me, tu p’te. In attesa, della possibile catastrofe, a Roma, sabato, sbarcano i punkofasci euroscettici, i leader sovranisti compari, che esibiscono crocifissi e mura alte. Ad aprile si replica, n’ata vota, lo stesso evento ma a Bari. Salvini, dopo l’adunata di Firenze, ci ha preso gusto. Offre weekend e vacanze italiane ai Le Pen, Chrupalla, Roman Fritz, e chiude l’albergo Europa a..

Meloni-Salvini, è guerra fredda
Lei in aula, lui incontra i geologi

Deve fare prima un lungo respiro. Bersi un caffè, in una saletta con Ignazio La Russa, uno che mette buon umore. Sarà un pomeriggio complicato. Giorgia Meloni lo sa. E’ in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Tuttavia da 24 ore ha una mosca (ma si può usare anche la m maiuscola) che le ronza in testa: Matteo Salvini, il suo vicepremier. L’unico esponente di punta di un governo occidentale che ha fatto i complimenti a Vladimir Putin per la rielezione. Sono passate 24 ore. I due non si sono ancora incrociati. E nel corso di questa giornata non lo faranno. Salvini non viene a Palazzo Madama. In mattinata ha gestito una fondamentale cabina di regia a Palazzo Chigi sull’emergenza idrica, di pomeriggio è rimasto al ministero...

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