La questione morale è la politica che non fa politica

La questione morale esiste, è gigantesca, e crocianamente riguarda l’incapacità della politica di produrre buona politica, ovvero di comprendere il tempo in cui vive e affrontarlo. La rivoluzione digitale, il commercio globale, la destrutturazione del mercato del lavoro, la crisi dello stato nazionale, le migrazioni intercontinentali, l’asse del mondo che s’è spostato dall’Atlantico al Pacifico, la crescita tumultuosa di nuove potenze demografiche, militari e commerciali come Cina e India, la storia che si ripresenta a minacciare il modello democratico liberale, rimasto fermo al suo grande trionfo del 1989: la caduta del Muro del Berlino, la fine del comunismo, la promessa di un mondo di pace e prosperità dal cui evaporare è incapace di scuotersi. Le nostre micragnose faccende interne o persino pugliesi potrebbero essere scansate con uno sbuffo annoiato se..

Missili e droni nel cielo di Israele
L’Iran attacca, pronta la reazione

L'attesa ritorsione dell'Iran contro Israele scatta nella notte fra sabato e domenica. Attacchi multipli, con un'ondata di missili e droni diretti verso il suolo israeliano partiti dall'Iran e da altri paesi come Libano e Yemen dove sono presenti milizie alleate. Il governo israeliano stima che siano stati lanciati oltre 200 missili. Fonti iraniane riferiscono che vengono utilizzati anche missili ipersonici e Kheibar nell'operazione chiamata Vadeh Sadegh (Vera promessa). Le sirene di allarme risuonano nell'area di Gerusalemme e nel sud del paese, fa sapere l'esercito israeliano. Si sentono esplosioni nel cielo di Gerusalemme, dovute a missili e droni intercettati dall'Iron Dome, aiutato dai caccia americani e britannici. I pasdaran dicono che obiettivi sono stati colpiti in Israele, come una base dell'aeronautica nel Negev, mentre in Iran si festeggia in strada sventolando..

Doppia indagine su Santanché

Nuovo avviso di conclusione delle indagini per la ministra del Turismo. Dopo quello per truffa all’Inps sulla cassa integrazione

Pd. La Schlein riesce a perdere pezzi a destra e sinistra

La disfida elettorale in vista delle Europee oramai è un carnevale carioca, ogni giorno protagonisti e comparse indossano una boutade diversa pur di farsi notare e tuttavia da qualche giorno sta affiorando una novità più corposa delle altre ed è una doppia novità: alla sinistra e alla destra del Pd stanno crescendo due liste – gli Stati Uniti d’Europa e Sinistra-Verdi – che paiono capaci di rispondere a quell’ansia di voto utile che circola tra diversi elettori “dalle parti” del Pd, elettori che, per opposte ragioni, si stanno scoprendo insoddisfatti dal partito di Elly Schlein. Un doppio appeal ancora da dispiegare, ma se dovesse concretizzarsi, potrebbe cambiare la storia delle opposizioni perché un risultato deludente del Pd, sarebbe destinato ad aprire un terremoto in quel partito. Con possibili effetti sull’araba..

Tajani lancia Forza Nord
per rubare voti alla Lega

Era un Tajani così e ora è Antonio Tajanllerand. La morale? Si comincia scorta di governo e poi si scarta, si sale sui pedali e forse si arriva sul podio d’Europa. Nel Pd lo dicono: “Tajani può fare il commissario Ue. Von der Leyen è quasi fuori dalla corsa, restano Metsola e il premier greco Mitsotakiīs. Il popolare Weber odia Ursula e ama Antonio mentre Antonio ama tutti”. Innanzitutto l’annuncio. Si candida alle europee. Il 20 aprile ha convocato il consiglio nazionale di Forza Italia e comunicherà le “intenzioni”. Il 28 aprile, diabolicus, “nomina” Flavio Tosi plenipotenziario di “Forza Nord”, un comitato, una corrente interna di FI, che nasce per svuotare la Lega di Salvini. Il duca di Talleyrand era pari di Francia, ma Antonio è pari di Giorgia I...

Quoque tu Amadeus. Il conduttore lascia la Rai per la Nove

Come Didone a Cartagine. Una tragedia, un pianto, il dolore Rai: “Amadeus se ne va, Amadeus ci lascia, Amadeus ha parlato con l’ad Roberto Sergio. Ha già firmato con Nove”. Li abbandona. L’ultimo “volto” della tv pubblica, il direttore artistico di cinque Festival di Sanremo, l’unico pacco che in Rai non è un pacco, va a Discovery. Dal settimo piano di Viale Mazzini: “Cosa possiamo dire? Amadeus rifiuta le nostre offerte. Trattiamo ma senza speranza”. Dai tempi di Virgilio non si era più cantato uno strazio eguale. Chiamiamo Amadeus, scriviamo ad Amadeus. Lui non risponde. Fiorello, a “Viva Radio Due”, l’edicola nazionale, come Marzio Breda, il quirinalista del Corriere, anticipa la fatal decisione: “Non sono autorizzato a dire niente, ma vi dico solo che Amadeus è salito al Colle a..

L’economia di Meloni. Sfangarla
fino a settembre e poi si vede

Per la prima volta a fare notizia nel Def non è cosa c'è ma cosa non c'è. Il documento più importante dell'anno di finanza pubblica manca infatti della sezione più sensibile: quella che aggiorna il quadro programmatico. Rifuggendo dai tecnicismi contabili, la questione è molto semplice: il governo ha preferito non dare certezze né dettagli sulle misure di politica economica che prenderà da qui ai prossimi anni. In altri termini, nel documento non c'è scritto se verranno o meno finanziate tutte quelle misure una tantum prese lo scorso anno e che sono garantite solo fino al 31 dicembre di quest'anno. Non sono poche: stiamo parlando del taglio delle tasse sul lavoro per i dipendenti, l'accorpamento delle due aliquote Irpef più basse, la diminuzione del canone Rai, il bonus mamme e..

“Via dal Tg1”. L’ultima mossa geniale della segretaria del Pd

Ieri mattina i più stretti collaboratori della segretaria del Pd hanno comunicato al Tg1 che se non la smetterà di fare troppi servizi enfatici sugli scandali di Bari e Torino, e sulla compravendita dei voti, si può scordare le dichiarazioni dei parlamentari del Pd nel corso del telegiornale. Tié. Niente più pastone. Basta. Niente più telecamera sparata sul faccione del deputato anonimo. Fine. Niente più microfono aperto sul dibattito del nulla. Abbiamo chiuso. Ecco. La minaccia, come ben si comprende, è di quelle serie. Niente più Pd in Rai. Sicché da ieri i parlamentari di Schlein si fermano sbalorditi. Sul volto degli uscieri del Nazareno, abitualmente impassibili, si disegna un arrossito stupore. E tutti si fanno intorno ad ella, cioè ad Elly, insomma a Schlein, domandandole con ammirazione e con..

Scalfari non era il nonno messo in scena cent’anni dopo

Rispetto lo Scalfari amico, padre, nonno e ora idolo centenario di “una strana gioia di vivere”, come lo rappresenta un suo sodale e biografo della maturità, estraneo alla genesi e alla storia dello scalfarismo ma non al declino rampante del grande vecchio, il forte e chiaro Francesco Merlo. Nella drammaturgia o orchestrazione delle celebrazioni più andanti mi sembra si perda qualcosa di essenziale come il suo cinismo, il suo gusto per il potere e la frode intellettuale, la sua totale assenza di scrupoli, l’immoralismo travestito da predicazione di valori, il rapporto disinvolto con il denaro societario e il patrimonio personale, lo sfrontato provincialismo culturale, l’ambiguità politica, tutte cose molto importanti della sua personalità e del suo immenso successo di mercato come portavoce e profeta della nuova classe media italiana. A..

Finito lo show, il centrodestra
a Bari è ancora senza candidato

Se il centrosinistra barese è nel caos (e sta trascinando con sé le macerie del campo largo), il centrodestra non scherza. Dopo la processione al Viminale per perorare un faro sull'amministrazione Decaro a seguito dell'inchiesta di febbraio su una consigliera passata dal centrodestra al centrosinistra, dopo la conferenza stampa-teatrino in cui, in barba al millantato garantismo, i parlamentari locali sventolavano stralci dell'ordinanza di custodia cautelare, FdI, Lega e FI non hanno ancora ufficializzato chi sarà il loro candidato sindaco per tentare la presa di Bari. Dopo aver gonfiato il petto davanti alle lacrime di Decaro, le varie dirigenze nazionali e locali dei partiti di centrodestra hanno capito che rischiano di schiantarsi. E così, complici alcuni dissidi interni, temporeggiano sul nome. "Questa campagna elettorale - si sfoga con HuffPost un parlamentare..

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