Pure la reggia di Palazzo dei Normanni ha il retrobottega

Sulla parentopoli dell’Assemblea regionale siamo ancora alle indiscrezioni giornalistiche e alle denunce che i candidati esclusi dal concorso dicono di volere presentare all’autorità giudiziaria. Se sono rose fioriranno. Lo stesso dicasi per un’altra indiscrezione: una società riconducibile a Carlo Auteri, il vice capogruppo di Fratelli d’Italia finito nei guai per le minacce al collega La Vardera, avrebbe ricevuto contributi – quattro soldi rispetto alla valanga di denaro pubblico che gli è arrivata dal Turismo – anche dal Presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, suo compagno di partito. Il quale, manco a dirlo, dispone di un fondo riservato, molto consistente, al quale attinge per sovvenzionare liberamente, e senza alcun controllo, parrocchie, sagre paesane, carnevali di ogni genere e qualità, feste e festicciole, convegni e congressi; con particolare attenzione – va da sé –..

Musk, Bannon e DeSantis:
gli zii d’America della Meloni

Elon Musk dà l’avviso di sfratto ai giudici italiani, rei di impedire la difesa dei confini. Matteo Salvini, trenta secondi dopo, si allinea perfettamente, anche nelle argomentazioni. Sostituisce quelle ideologiche, e tardo-berlusconiane, dei giorni scorsi (“comunisti”) col Musk pensiero (“mettono in pericolo la sicurezza nazionale”). Giorgia Meloni tace, ma a palazzo Chigi è impegnata a ricevere Ron DeSantis, il governatore della Florida anti-woke, anti-diritti e anti-Disney, in quanto colosso del politicamente corretto. Flashback: quando Ron De Santis sembrava dovesse correre per la Casa Bianca, il leader leghista, arringando le folle alla vigilia delle elezioni italiane, disse: “Con lui il mondo sarebbe un posto migliore”. Continua su Huffington Post

Anche per gli altri sette migranti l’Albania finisce qua

Tutti in Italia. Di nuovo. Nell'attesa che sul decreto Paesi sicuri si pronunci la Corte di giustizia europea. Torneranno in Italia nelle prossime ore, probabilmente saranno nel nostro Paese già domani, i sette migranti che erano stati mandati nei Cpr in Albania. Ciò accadrà perché la convalida del loro trattenimento nei Cpr nati grazie a un accordo di Giorgia Meloni con Edi Rama è sospesa, nell'attesa che il giudice europeo si pronunci. E se la convalida manca, queste sette persone - provenienti da Egitto e Bangladesh - non possono restare in Albania. Sarà il giudice europeo, insomma, a dire se il decreto varato per bypassare la prima decisione del giudice, che aveva rimandato in Italia dall'Albania i primi 12 migranti, rispetta o no il diritto europeo. I sette migranti che..

Mosca getta un ombra via Trump
sul futuro di Zelensky e Ucraina

C’è una ragione per cui Mike Pompeo non verrà nominato al Pentagono ed è l’Ucraina. Contrariamente alle voci che lo vedevano già alla guida della Difesa, l’ex segretario di Stato non farà parte della prossima amministrazione per volere di Donald Trump, così come Nikki Haley, entrambi ringraziati per l’apporto offerto ma esclusi dalla squadra di governo. Il problema di Pompeo è che sente troppo la causa, ha criticato le restrizioni imposte a Kiev su come e dove utilizzare le armi e ha più volte esortato gli alleati a donarne di più per scongiurare una capitolazione. Era inoltre membro del consiglio di amministrazione della Kyivstar, il più grande operatore telefonico nazionale. Secondo Politico la sua nomina è saltata a causa dell'opposizione di Donald Trump Jr e Tucker Carlson, che in lui..

Cronache da basso impero. Ultime dalla Regione e dintorni

Le associazioni antimafia e le anime belle della società civile predicano da trent’anni legalità e trasparenza. Ma alla Regione – ammettiamolo – non le ascolta nessuno. Fa orecchie da mercante l’assessore al Turismo, Elvira Amata. Ieri una doppia pagina de “La Sicilia” ha illustrato un reticolo di scandali che non raggiunge certamente il volume di spreco al quale ci aveva abituati il Balilla con SeeSicily, Cannes e il Bellini International Context; ma che comunque tiene alta la bandiera della corrente turistica di Fratelli d’Italia. Le martellanti prediche delle anime belle non vengono ascoltate neppure dal presidente della Regione, Renato Schifani che ormai governa “in società” – scusate il termine – con un opaco avvocato d’affari al quale ha consegnato il retrobottega di Palazzo d’Orleans. L’avvocato Gaetano Armao – un consulente..

La campagna d’odio della Schlein contro il suo governatore

Anche dopo il voto della regione Campania che permette a Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato di presidente, la segreteria del Pd ha insistito, con un comunicato dai toni burocratici, a negare che il partito possa appoggiarlo nella prossima campagna elettorale. Insomma Elly Schlein e i suoi sostenitori nel partito regionale preferiscono rischiare di perdere la regione piuttosto che accettare obtorto collo la volontà di De Luca. La decisione di non fare deroghe, questa volta, allo Statuto non è la sola o la principale ragione di questa scelta densa di pericoli. E’ la personalità per così dire spiccata di De Luca che non rientra negli schemi tradizionali a provocare irritazione e ostilità nella struttura organizzativa del Pd. Sono le stesse qualità che invece lo rendono tanto popolare..

Campo libero. In Umbria e in Emilia Conte e Schlein si evitano

La “testarda unità” del centrosinistra è durata il tempo di una sconfitta in Liguria. Almeno per adesso Conte e Schlein non calcheranno di nuovo insieme alcun palco elettorale. Non avverrà in Umbria e non accadrà neppure in Emilia-Romagna. Nelle due regioni si voterà tra pochi giorni, domenica 17 e lunedì 18 novembre. Già da questa settimana i due leader si recheranno in entrambe le regioni al voto, ma le loro agende viaggeranno come due rette parallele, senza toccarsi mai. E’ la geometria infelice del centrosinistra. Sono lontani i tempi della foto di Narni, quando alle scorse regionali umbre, nel 2019, l’allora segretario del Pd Nicola Zingaretti si faceva immortalare insieme a Luigi Di Maio e Giuseppe Conte per lanciare, invano, la volata all’allora candidato del centrosinistra Vincenzo Bianconi, ma sancendo..

Usa, Trump stravince le elezioni
Anche il Senato dalla sua parte

"Vi ringrazio tanto, abbiamo migliaia di amici qui con noi. Questo è stato il più grande movimento nella storia. Aiuteremo il nostro Paese. Un Paese ferito gravemente, ma sistemeremo tutto. Abbiamo superato ostacoli che nessuno avrebbe mai superato. Questa una è vittoria politica. Gli Stati Uniti non hanno mai visto qualcosa di simile. Ringrazio il popolo americano: sarò di nuovo presidente! Abbiamo vinto il voto popolare e avremo almeno 315 voti elettorali". Queste le parole con cui Donald Trump inizia il suo discorso da 47esimo presidente degli Stati Uniti, dalla sede di Mar-a-Lago in Florida. Il candidato repubblicano sarà il primo a servire due mandati non consecutivi da Grover Cleveland nel 1892. Continua su Huffington Post

La destra non conosce la Costituzione, i magistrati neppure

La pretesa del governo di destra di avere una magistratura collaborativa non sarebbe nemmeno così stravagante se l’aggettivo non fosse speso con scopi eufemistici: per collaborativa, infatti, viene intesa una magistratura al servizio, vassalla, che non rompa le scatole all’esecutivo e al suo legiferare, per quanto dozzinale o fantasioso, sui migranti, sui reati universali o meglio glocal, più in generale sulla mania securitaria e repressiva. Per una magistratura del genere servirebbe una Costituzione adeguata essendo inadeguata la vigente, ispirata alla separazione dei poteri, che non è un complotto ma un principio fondamentale delle democrazie liberali. Sul punto non oso dilungarmi, poiché è stato molto ben approfondito da autorevoli commentatori, come per esempio Donatella Stasio sulla Stampa di sabato 2 novembre, e comunque un po’ su tutti i giornali da un..

Le paranoie di Fdi: un apparecchio
contro le spie e le intercettazioni

Lo chiama “schifo”. Dice che ormai “siamo vicini all’eversione”. Promette che “il governo sarà implicabile”. Ed è pronta all’ennesima infornata di provvedimenti legislativi. Giorgia Meloni si sveglia la mattina e annusa aria di dossieraggi, peggio del napalm. La cronaca le viene incontro con un rosario di scandali – l’ultimo quello di Equalize a Milano – impossibili ormai da sottovalutare. L’idea di essere “circondati”, di potersi fidare di pochissime persone impregna le stanze, di natura malfidate fino all’ossessione, di Palazzo Chigi. Ma anche dei ministeri più sensibili. Come quello di Guido Crosetto – già oggetto delle attenzioni delle ricerche del finanziere Pasquale Striano – che l’altro giorno davanti all’ennesimo bubbone ha parlato di “punta dell’iceberg”. Il clima è questo, dunque. E anche Fratelli d’Italia, il partito collegato con un doppio filo..

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