Il parlamento vota il premierato e fa ciao ciao al boia
Ha ragione Michele Serra: il Parlamento che vota il premierato, e quindi declassa sé stesso, ha l’aria del nobile decaduto che infila la testa nella ghigliottina e fa ciao ciao al boia. Ma non è una novità delle ultime ore. Il Parlamento fece ciao ciao al boia quando, nella furia di Mani pulite e della smania di ceppi, modificò la Costituzione e ridimensionò l’immunità parlamentare. Fece ciao ciao al boia quando votò per la prima volta nella storia repubblicana l’arresto di un parlamentare, Alfonso Papa, per reati non di sangue o di terrorismo, e perché serviva offrire il sacrificio umano al popolo digrignante. Fece ciao ciao al boia quando votò la riduzione dei parlamentari sull’assunto filosofico-istituzionale che deputati e senatori sono inutili e costosi e tanto vale farne fuori un..