A Giorgia piace Ursula ma non sa ancora come dirle sì

A chi gli chiede una previsione, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, risponde: “L’unica certezza mi sembra la difficoltà di astenersi giovedì: i voti degli astenuti poi dovrebbero uscir fuori dal segreto dell’urna. Tutti e 24. Poi nel segreto dell’urna...”. In Transatlantico non si parla d’altro: cosa farà domani all’Europarlamento il partito di Giorgia Meloni davanti al bis di Ursula von der Leyen? Ieri la presidente uscente della Commissione che vuole succedere a se stessa ha incontrato Ecr, il gruppo dei conservatori presieduto da Meloni. Riassunto di di chi era presente all’incontro: “Stessa posizione dei giorni scorsi, nessun passo avanti. Ursula in chiaroscuro: bene su migranti e difesa, troppo evasiva sulle politiche green”. E quindi? La nostra fonte euromelonista aggiunge: “Al momento è più no che sì”. In..

Toti. La sovranità del popolo cede
il passo a quella delle procure

La vicenda di Giovanni Toti non è più e forse non è mai stata una vicenda puramente giudiziaria, su cui dividersi fra giustizialisti e garantisti - non sono opposti estremismi, poiché garantista è la nostra Costituzione ed essere garantisti significa condividere lo spirito fondante della Repubblica. La vicenda interroga molto più in alto la separazione dei poteri che non può mai tradursi in prevaricazione dell’uno sull’altro, come ho scritto qualche volta e come in questi giorni hanno ripetuto, molto più autorevolmente, il professor Sabino Cassese (con un parere a supporto della difesa di Toti) e il professor Giovanni Fiandaca (con un’intervista a Ermes Antonucci per il Foglio). Nella Prima repubblica, la primazia della politica aveva finito col prevaricare la giustizia respingendo regolarmente, in forza dell’immunità parlamentare, le autorizzazioni a procedere..

Ma a Marina e Piersilvio il pacioso Tajani non basta più

La ricerca di facce nuove era un pallino del papà e un titolo che quasi si scriveva da solo, di tanto in tanto: “Forza Italia, lo scouting di Berlusconi”. E poi si scivolava nei racconti dei casting ad Arcore, le fisse estetiche del padrone di casa, i consigli, i fugaci innamoramenti, le intuizioni e gli abbagli (chi si ricorda del mitico Gianpiero Samorì?). Adesso tutto questo è un ragionamento dei figli maggiori, Marina e Pier Silvio, con l’aggiunta dei preziosi consigli di Fedele Confalonieri. Attenzione: non è una trama oscura della “famiglia” contro Antonio Tajani che al contrario ha avuto il merito di rivitalizzare, voti e percentuali alla mano, un partito dato per morto dopo “la scomparsa del nostro Maradona”. Con una mentalità imprenditoriale, e dunque televisiva, i figli del..

Spari al comizio di Donald Trump
L’ex presidente ferito ma sta bene

Momenti di grande paura a Butler, in Pennsylvania, per Donald Trump che è stato ferito durante un comizio. Si sono uditi una decina di spari, l'ex presidente si è portato la mano destra verso la testa, in alcune immagini si vede nitidamente l'orecchio destro sanguinante. Si è nascosto dietro la pedana dove è stato prontamente circondato e protetto dagli agenti di sicurezza, tra le urla della folla. Trump è stato scortato fuori, ma sulle sue gambe ha alzato un pugno verso la folla. Poi arriva un comunicato dello staff di Trump in cui si legge che "sta bene" ed è stato sottoposto a controlli medici. Secondo quanto scrive il Washington Post, che cita il procuratore distrettuale della contea di Butler, ci sono almeno due vittime, una è l'attentatore, ma sarebbe..

Toti, il Tribunale del Riesame
nega la revoca dei domiciliari

I giudici del Riesame del tribunale di Genova hanno respinto l'istanza di revoca degli arresti domiciliari per il governatore Giovanni Toti, arrestato il 7 maggio scorso con l'accusa di corruzione. Toti resta dunque in stato di detenzione nella sua casa di Ameglia (La Spezia). Toti potrebbe reiterare il reato "in quanto ha dimostrato di non aver compreso appieno la natura delle accuse". Lo scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni con cui hanno rigettato l'appello per la revoca domiciliari. Le ipotesi di corruzione sono "sorrette da gravi indizi che Toti non ha inteso contestare". E non riguardano "un illecito di natura veniale ove rapportate alle pubbliche funzioni di natura elettiva dal medesimo ricoperte, ma integrano un vulnus tra i più gravi che possano essere inferti al buon andamento dell'azione amministrativa,..

Il truce Matteo, con la Meloni, salvina sempre. E voi?

Le mamme d’Italia, anche quelle che si chiamano Giorgia, quando non ce la fanno più ormai sbottano solo così: “Smettila di salvinare”. Abbiamo anche controllato le loro chat e non dicono più di un bambino, “birichino”. Piuttosto gli dicono “Salvini”, che è diventato sinonimo di monelleria irritante. Perfino verbo: io salvino, tu salvini, egli salvina. Così la sera il nonno raduna attorno al focolare i suoi piccoli salvinini e racconta loro delle favole educative: “Avete visto, da giovane, che pezzo di salvini ero anche io...”. E intanto la nonna, la vecchia salvina, sta a sferruzzare silenziosa e fedele. Poi si sentono i lenti rintocchi dell’antica campana del Duomo, detta “la salvinona”, mentre corre voce, negli ambienti meglio informati del governo, che sia imminente una nuova salvinata. D’altra parte, l’eroe eponimo,..

Dall’Italia nuovi missili a Kiev
Meloni l’annuncia insieme a Biden

C'è anche l'Italia tra i cinque Paesi che hanno comunicato oggi l'imminente consegna all'Ucraina di nuove batterie per la difesa antiaerea, sempre più preziose per reagire ai crescenti raid russi. L'annuncio è arrivato in occasione di un evento per celebrare i 75 anni della Nato a Washington, dove oggi è iniziato il vertice dell'alleanza che proprio in questa città fu fondata con i trattati del 1949. "Oggi annuncio una donazione storica di sistemi di difesa aerea per l'Ucraina", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, "Usa, Germania, Paesi Bassi, Romania e Italia consegneranno all'Ucraina cinque sistemi strategici aggiuntivi per la difesa aerea nei prossimi mesi". Con il sostegno della Nato, ha ribadito Biden, "l'Ucraina può fermare Putin e lo fermerà". E, se Kiev cadesse, il Cremlino non si..

Bendicò, il cirneco e altri cani: un’apoteosi letteraria

Il più curioso paragone lo azzardò Gesualdo Bufalino nella penultima pagina dell’agrodolce zibaldone Il malpensante: “Tutto sommato le professioni più nobili, medico, prete, filosofo, poliziotto, non fanno che proporsi gli stessi scopi d’un cane cernieco in un bosco: stanare la selvaggina”. Non molti, al di qua dello Stretto, avranno capito di primo acchito a chi si riferisse lo scrittore, anche perché la grafia di quel nome, trasposta dal dialetto alla pagina, è stata spesso mutevole. Il cirneco dell’Etna è la più antica razza canina italiana e se lo hai visto una volta non lo confondi più: corpo slanciato simile al levriero, coda robusta e mobile come un frustino, orecchie dritte e aguzze sensibili ai fruscii, muso triangolare dal finissimo olfatto e manto fulvo. Oppure, per dirla più poeticamente con le..

Francia: respinto lo tsunami nero,
Macron si ritrova quello rosso

Tutti aspettavano Marine Le Pen e invece vince Jean-Luc Mélenchon, vecchio tribuno trotzkista-socialista adesso Insoumis (non sottomesso, ribelle) che porta alla vittoria la formazione del Nouveau Front Populaire composta dai suoi agguerritissimi parlamentari con socialisti, comunisti, verdi, radicali di diverse gauche. Il partito del presidente Emmanuel Macron è sconfitto e per lui è uno smacco cocente, come se avesse vinto il Rassemblement lepenista, ma di segno opposto, imprevisto e inatteso. Il destino di questo giovane presidente salito all’Eliseo con l’impegno di realizzare una politica riformista e di mettere fuori gioco gli opposti estremismi. Il “barrage”, il cordone sanitario contro l’estrema destra che da tempo si dava morto e sepolto sotto l’incalzare dei risultati elettorali del Rassemblement, è risorto. E certo il merito principale va a Mélenchon, questo vecchio giacobino che..

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