In molti comuni siciliani al voto, il Pd si nasconde sotto le insegne del civismo. In quasi tutti. Ma non a Castelvetrano, dove nel corso di questa settimana è addirittura arrivato il segretario nazionale Nicola Zingaretti a sostegno del candidato sindaco Pasquale Calamia, che compete sotto i vessilli “dem”. Nella terra di Messina Denaro il Pd non teme di metterci la faccia. L’ha fatto ritrovando l’unità, parlando a una piazza che si è riempita col passare dei minuti, affermando l’esigenza di una lotta reale alla mafia, contro quella “fuffa” condotta altrove (Corleone) da Salvini. “Noi a Castelvetrano sosteniamo le persone perbene e non abbiamo comportamenti ambigui sulla mafia e i suoi affari” ha detto Zingaretti. Altro che Siri. Ma quella del Pd è una crisi di consensi che va oltre qualsiasi impegno forte sulla legalità o sul lavoro. Bisogna ritrovare un sentire comune con i propri elettori e Castelvetrano potrebbe essere davvero un punto di partenza.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Castelvetrano, una scommessa per il Pd
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