Palermo d’arte e di monnezza

Tutte le volte che vedete un cumulo di monnezza e siete lì lì per arrabbiarvi, non arrabbiatevi più. Ricordatevi sempre che dietro quella spazzatura c’è il sogno di un uomo che, per questa città, ha fatto tanto e tanto altro ancora farà. C’è Leoluca Orlando, il sindaco di Palermo, il sindaco delle prime volte. Con lui, grazie a lui, per lui, è la prima volta che la città viene nominata capitale italiana della cultura, è il sindaco del primo tram, delle prime isole pedonali, della prima accoglienza. È il sindaco che, tra qualche giorno, taglierà il nastro della più importante biennale d’arte al mondo per la prima volta a Palermo.

Non arrabbiatevi, dicevamo, se giungendo in città sarete sopraffatti da un nauseabondo olezzo di monnezza. E’ capitato altrove – caso recentissimo quello di Bolzano – che un’opera d’arte venisse scambiata sciaguratamente per immondizia e finisse tra i rifiuti. L’installazione di bottiglie di vetro realizzata da Sara Goldschmied, in quel caso, fu letteralmente scaricata tra sacchi di plastica puzzolenti. Precedenti su precedenti, ma mai nessun contrario. Non è mai capitato infatti che una collinetta di spazzatura venisse scambiata per un’opera d’arte. E dunque, non arrabbiatevi con quel sindaco che tra qualche giorno inaugurerà Manifesta. Vuole essere ricordato come il sindaco delle prime volte. Sarà lui il sindaco della prima installazione urbana di opera d’arte indifferenziata.

Federica Virga :

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