Candiani e la Lega accerchiano il renziano

“Conte, Zingaretti, Faraone, Renzi sono dei poveretti. Denunceremo loro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Torrecuso, nel Sannio, in merito alla denuncia presentata da Davide Faraone. “Quello del governo è un atteggiamento criminale, un comportamento criminale – ha aggiunto Salvini – Inseguono i turisti italiani e poi fanno sbarcare persone che portano problemi sociali, economici e anche sanitari, se è vero che solo ieri il 90 per cento dei nuovi contagiati erano sbarcati con barchini”.

“Come si fa a pensare che la constatazione che ci siano centinaia di casi di Covid tra i migranti irregolari sbarcati illegalmente in Sicilia sia procurato allarme? Come si può ipotizzare che chi vuole evitare che la pandemia si possa diffondere nell’isola commetta abuso di potere? Ecco, il senatore Faraone lo ha fatto”. A dichiararlo sono il senatore Stefano Candiani, segretario della Lega in Sicilia, insieme ad Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile. “Faraone ha così stupito non tanto noi, quanto i più saggi tra i suoi elettori che, probabilmente, da oggi non lo saranno più. Forse, il senatore renziano di Italia Viva non riesce a tollerare che Matteo Salvini e Nello Musumeci si stiano occupando in maniera seria e concreta di situazioni gravi e problemi veri della Sicilia e dei Siciliani. Cosa che lui non ci risulta abbia fatto”, concludono i due esponenti della Lega.

Candiani, in un’altra nota con i due vicesegretari Cantarella e Di Giorgio, rivolgono un altro interrogativo: “Il senatore Faraone non difetta di fantasia e l’esposto da lui presentato contro il presidente Musumeci e Matteo Salvini ne è una evidente prova. Ci spiace però avvertirlo che anche queste iniziative non lo aiuteranno ad evitare le percentuali da prefisso telefonico per il partitino di Matteo Renzi o giustificare l’inerzia del governo che sostiene. Troviamo singolare che il senatore Faraone abbia trovato il tempo di raggiungere Agrigento per presentare il suo esposto quando avrebbe potuto tranquillamente presentarlo a Palermo, la sua città di residenza e il luogo dove è stata adottata l’ordinanza del Presidente della Regione. Avrebbe potuto scegliere anche Ragusa per Pozzallo o Caltagirone per Vizzini o Siracusa per Augusta e invece no, perché il senatore Faraone vuole rivolgersi al procuratore che ha già indagato Matteo Salvini e tiene tantissimo a specificarlo? Faraone è il residuato di una cultura politica che non potendo vincere i propri avversari nelle urne ricorre alle aule di Tribunale sperando di trovare qualche magistrato militante, purtroppo per lui gli italiani e i siciliani stanno dimostrando di sostenere con forza Matteo Salvini e Nello Musumeci”.

Da Agrigento è partita la prima indagine su Salvini relativa al caso Diciotti. Fu avviata dal procuratore Luigi Patronaggio.

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