“In considerazione delle dichiarazioni pubbliche rilasciate da tre candidati sindaco di Vittoria, Salvatore Di Falco, Salvo Sallemi e Piero Gurrieri, che, seppur diversificate, fanno comunque appello a una sana e onesta presa di coscienza del contesto, ritengo inderogabile un primo intervento istituzionale del presidente della Regione, Nello Musumeci, e auspico con forza un incontro urgentissimo fra i quattro candidati vittoriesi e Musumeci stesso”. Lo chiede la deputata regionale del M5s di Ragusa, Stefania Campo, evidenziando come la competenza legata al rinvio delle elezioni sia in capo al Ministero dell’Interno: “Questo è giusto dirlo chiaramente – evidenzia – tuttavia è anche vero che devono essere l’autorità sanitaria locale e la Regione, tramite l’assessorato alla Sanità, in questo specifico caso, a valutare con responsabilità e grande lungimiranza il da farsi e a informare correttamente gli uffici competenti del ministero. Questa mattina, in ogni caso, ho chiamato personalmente il Prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, per comunicare le mie impressioni e chiedere informazioni utili. Ho fatto presente, durante l’interlocuzione, che ritengo necessario un intervento del Ministro per lo spostamento della data delle elezioni alla prossima primavera. Non penso ci siano altre soluzioni per evitare che il contagio si diffonda in città anche a causa della campagna elettorale e in concomitanza delle operazioni di voto e spoglio. Dall’altra parte, sono proprio Musumeci e il suo assessore Ruggero Razza a dover fare di tutto per evitare che Vittoria diventi “zona rossa”: il tessuto produttivo ed economico non può permetterselo. Il mercato ortofrutticolo, soprattutto, potrebbe subire un danno enorme, incalcolabile. Musumeci non sottovaluti l’emergenza, non si nasconda dietro soluzioni tardive. Per il bene della democrazia si fanno tanti sforzi e tanti sacrifici, in primis, però, bisogna garantire la tutela della salute e la partecipazione in sicurezza a tutti: personale addetto allo scrutinio elettorale e ai cittadini elettori. È necessario mettere da parte gli interessi di bottega e di partito, oggi soprattutto”.