“Quanto accaduto con le nomine di ministri, viceministri e sottosegretari del Governo Draghi è un’offesa al grande lavoro di Forza Italia in Sicilia, i cui benefici però sono goduti anche a livello nazionale. Condivido le parole del nostro coordinatore regionale, Gianfranco Miccichè, anche se devo correggerlo. In Sicilia infatti non sono 700 gli amministratori locali aderenti a Forza Italia bensì – dopo una riunione di questa mattina nella mia segreteria – 712, un numero enorme. Per bissare tali dati al nord, occorre sommare i risultati elettorali di Forza Italia in Emilia Romagna, Toscana, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Per questo a gran voce diciamo basta. Non siamo più disposti a lasciarci umiliare. L’intera classe dirigente siciliana è mortificata da un siffatto modo di procedere. Noi ci mettiamo la faccia per il bene della nostra gente, per ritrovarsi poi, a livello nazionale, con un pugno di mosche. Ricordo che in politica la memoria è corta, e la tenuta del partito nelle altre regioni non è la stessa che in Sicilia. Noi siamo il cuore pulsante di Forza Italia; chi ha orecchie per intendere, intenda”. Così afferma il Capogruppo di Forza Italia all’Ars, Tommaso Calderone dopo la totale assenza del partito siciliano all’interno del nuovo Esecutivo.
Enrico Ciuni
in Buttanissimi Flash
Calderone: basta umiliazioni per FI
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