Alla conferenza stampa di fine anno della Città Metropolitana di Messina, non hanno partecipato solo il sindaco Federico Basile e l’ex sindaco, Cateno De Luca (oggi primo cittadino di Taormina). Ma anche il presidente della Regione Renato Schifani, che, in collegamento da remoto, ha fatto da cerimoniere ai “successi” di Sud chiama Nord nella città dello Stretto. Un presidente che si espone per due membri dell’opposizione è, quanto meno, una stranezza. Ma l’avvicinamento, ormai nell’aria da qualche settimana, ieri è diventato plastico. Schifani, che è stato rivale di De Luca alle ultime Regionali, non è più il principale esponente della “banda bassotti politica” né il “servo sciocco della maggioranza del governo Meloni” tanto meno “il becchino della Sicilia”.
Oggi è costui che “nel maggio 2019 ha dato il suo ok al ‘patto della Madonnina’. Silvio Berlusconi – ha raccontato De Luca nel corso dell’incontro – in Sicilia aveva due-tre punti di riferimento sulle decisioni importanti e quando si trattava di fare un patto che ha portato allora una nostra candidata nelle liste di Forza Italia alle Europee del 2019 si prevedeva un apporto consistente del nostro movimento, che poi tale è stato nei numeri e Forza Italia si sarebbe fatta carico di presentare, nel suo percorso, il disegno di legge per lo sbaraccamento di Messina. E tutto è nato lì anche grazie a Schifani”.
Ma non è tutto: “Riconosco inoltre al presidente Schifani di aver fatto un lavoro importante in questa legge di bilancio – ha detto Scateno – facendo accordi al rialzo con le forze politiche. Ha agito da ‘padre nobile’. Va riconosciuto questo merito al Presidente: per la prima volta da parte del governo regionale c’è stata un’apertura chiara anche nei confronti delle opposizioni.
Anche dall’altra parte non sono mancati i salamelecchi: “Con Cateno De Luca abbiamo ripreso un percorso. De Luca è un elemento di stimolo e di confronto costruttivo per l’azione del governo. Le chiacchierate fatte con lui hanno toccato proposte concrete, in lui ho trovato un interlocutore con cui abbiamo condiviso diversi temi. Mi sta a cuore il confronto e il rispetto e questo confronto con De Luca ci aiuta. In De Luca, come nel sindaco di Messina, vedo una capacità amministrativa. Ha salvato Messina e da sindaco attuale ha salvato Taormina. Ci ha posto delle tematiche condivisibili. Quel Patto del 2019 rimane scolpito nella storia politica e ora lavoreremo, nel rispetto dei ruoli, in un clima di collaborazione, in questo partiti ci sono dirigenti che hanno le idee chiare su come amministrare i territori. Sud chiama Nord è un partito dei territori, dei sindaci. Dobbiamo fare squadra con una convivenza serena e pacifica. Quando si dialoga e si lavora insieme, ci si capisce”.