“Il comportamento del Comune di Palermo e dell’Amap è inqualificabile, assolutamente vergognoso. Per la seconda volta consecutiva il sindaco Orlando e l’amministratore unico della municipalizzata Di Martino hanno declinato l’invito della presidenza della commissione Ambiente dell’Ars a partecipare ad un’audizione che per noi era importantissima al fine di tutelare gli interessi dei cittadini. Comprendiamo che potrebbero aver avuto degli impegni, è inaccettabile, però, che non si siano minimamente preoccupati a inviare qualcuno in loro rappresentanza, come sarebbe stato doveroso. Non si può snobbare in questo modo il Parlamento regionale, significa infischiarsene dei siciliani, e questo è intollerabile. Scriverò al presidente Miccichè, nessuno può permettersi di trattare una convocazione all’Ars, cioè della massima istituzione regionale, peggio di quella del capo condominio”. Lo affermano i deputati M5S all’Ars Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa, che avevano ottenuto per oggi, per la seconda volta a distanza di poche settimane, la convocazione dei vertici dell’Amap e del sindaco di Palermo per fare luce sulla vicenda degli sversamenti in mare dei reflui diretti ad Acqua dei Corsari e sull’eventuale diritto dei cittadini a ottenere il rimborso della depurazione pagata con la bolletta dell’acqua, ma, a quanto pare, mai avvenuta.
“Non sì è visto nessuno – dice Trizzino – ed è la seconda volta che accade. È la plastica dimostrazione di un’amministrazione allo sbando, come del resto testimonia lo sfacelo che ci circonda a Palermo. Fatti come questo rafforzano la mia già radicatissima convinzione che in una mia eventuale candidatura a sindaco non potrei mai avere nulla a che fare con questa gente”. “L’assenza di Amap e Comune – conclude Trizzino – testimonia comunque la situazione di difficoltà in cui si trovano. A nostro avviso il rimborso è più che dovuto e avremo avuto il piacere di ascoltare dalla viva voce degli amministratori come Amap vuole comportarsi. In ogni caso noi andremo avanti. Siamo più che convinti che anche a Palermo ci siano tutte le condizioni perché si possa portare avanti la stessa battaglia fatta dal movimento 5 stelle di Caltanissetta che portò Caltaqua a rimborsare tantissimi cittadini che pagavano la depurazione in bolletta non usufruendo del servizio”.