E sì, non ci sono più le mezze stagioni. Sull’onda di questa sublime banalità verrebbe anche da dire che la storia ha travolto e ucciso pure la coerenza. Soprattutto in politica. Dove una verità dura al massimo un giorno ed è già una fortuna che non venga bruciata nel giro di pochissime ore. Prendete il truce Salvini, o l’imprevedibile Renzi o quel cristianello di Di Maio. In tre giorni sono passati dall’insulto al corteggiamento, dalla convivenza all’odio cieco. E poi si lamentano se la gente non va più a votare: ma quale garanzia offre il loro funambolismo a un popolo che non chiede giochi di prestigio ma solo un po’ di governo? Fossi uno di loro, la soluzione l’avrei. Parlerei non con le parole ma con i mugugni: quei sani mugugni che nessuno potrà mai smentire. Perché consentono, con la sensualità del mistero, di sostenere tutto e il contrario di tutto.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Basta con le parole E’ l’ora del mugugno
luigi di maiomatteo renzimatteo salvini
-
Articoli Correlati
-
Palermo, cade il veto FdI
Aeroporto, rientra RiggioBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…