Ma sì, facciamo anche noi uno di quei giochini proibiti che tanto affascinano la bella società. Armiamoci di una palla di vetro e proviamo a immaginare cosa succederebbe se, tra cinque o sei anni, Luca Palamara venisse assolto da tutti i vizi e i peccati che gli sono stati riversati addosso in questa asfissiante estate di scandali e confusione. Verosimilmente il verdetto che sarà emesso dal collegio giudicante dopo mesi di dibattiti e approfondimenti, gli scivolerà addosso come acqua sul marmo… L’articolo completo su ilfoglio.it