Balneari, gli intoccabili. La destra cede alla sua lobby preferita

OSTIA LITORALE LAZIALE PRIMO GIORNO DI APERTURA DEGLI STABILIMENTI BALNEARI, SDRAIO, OMBRELLONI

Da fonti vicine al Quirinale arrivano alcune prime conferme. Il Milleproroghe, appena convertito in legge dalla Camera, sarà promulgato dal presidente Sergio Mattarella ma il capo dello Stato è pronto ad accompagnare la firma con l’invio di una missiva al Parlamento contenente alcuni rilievi. E, tra le diverse norme del decreto appena convertito, l’osservata speciale è la proroga di un anno per la messa a gara delle concessioni di quasi 15.000 stabilimenti balneari italiani. Un bacino relativamente ristretto che però il centrodestra vuole continuare a tutelare. Secondo, nell’ordine delle priorità elettorali della coalizione, forse solo ai tassisti. Per farlo, la maggioranza è pronta a scontrarsi non solo con il Quirinale ma anche con l’Europa, che sulla questione ha già fatto capire di essere pronta a intervenire con una procedura d’infrazione qualora l’Italia non rispettasse la direttiva Bolkenstein, e una conseguente sentenza del Consiglio di Stato, che impongono al nostro Paese di mettere a gara – ad aprire al libero mercato – le famigerate concessioni. Partita politica che può sembrare di poco rilievo, ma che rischia di propagarsi negativamente sul più vasto terreno di negoziato in corso tra Roma e Bruxelles per la revisione di parte del Pnrr. Continua sull’Huffington Post

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