Verrebbe da chiedersi se sia frutto del caso o se l’ha pensato qualche Dottor Stranamore questo “terno al popolo”: tre possibili referendum in una sola legislatura, uno per ogni bandiera (l’Autonomia di Salvini, il Premierato di Meloni e la Giustizia di Tajani). C’è già, se non la prima data, la ragionevole certezza che la prossima primavera si terrà la prima battaglia referendaria (quella sull’Autonomia). In assenza di regia, l’appuntamento rappresenta un non banale paradosso. Tipo: le Europee certificano che Giorgia Meloni, centralista, è il primo partito al Nord e il primo provvedimento che viene approvato è la rivincita della Lega anni Novanta, l’anti-centralismo par excellence anche rispetto alla Lega vannaccizzata. Olè. Continua su Huffington Post